«Ho 67 anni – scrive - sono sposato e ho due figli. Non ho mai fatto politica. Nella vita arriva però un momento (e non è mai troppo tardi!!!) in cui capisci che non puoi continuare a delegare, ma devi fare TU in prima persona, devi creare TU le basi perché questo paese smetta di andare alla deriva. Abbiamo una classe politica corrotta, piena di inutili privilegi e che difende gli interessi dell’amico potente e non quelli del cittadino comune. Sono stanco, voglio un cambiamento. Voglio IL cambiamento».
E ovviamente il consulente amministrativo numero uno non potrà che essere suo figlio, quello che alla guida del Comune di Parma ha dovuto fare anche scelte impopolari e poco “grilline”.
In casa Pizzarotti la politica piace. In principio fu Cinzia Piastri, moglie di Federico, che si candidò alle regionali in Emilia Romagna nel 2010. E mica un posto qualunque: era stata inserita nel listino bloccato del candidato presidente Giovanni Favia, allora enfant prodige del M5S amatissimo da Beppe Grillo, oggi fuori dalla politica dopo un divorzio doloroso dal Movimento. Favia rivedrà Beppe in tribunale a ottobre: il comico sarà ascoltato come teste nel processo per diffamazione nei confronti dell’ex M5S bolognese che aveva criticato la mancanza di trasparenza nei legami tra la Casaleggio Associati e il blog di Beppe Grillo.
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