Non ha un leader riconosciuto da tutti e nemmeno un programma. Ognuno va per conto suo e l’annuncio di un imminente incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si ripete da mesi. Se si esclude la foto-opportunity fatta durante la campagna elettorale siciliana, è evidente che i due sono convinti di avere poco da dirsi e che solo la legge elettorale li costringe a presentarsi come alleati. Bordate e punzecchiature reciproche non mancano. Berlusconi si muove come se fosse leader della coalizione del 2001 e non a caso sostiene di sentirsi quarant'anni. Se non fosse che gli anni sono passati. A guidare la Lega non è più Bossi e Salvini non sembra proprio avere come obiettivo la secessione o il federalismo, ma la conquista dell’egemonia del centrodestra. Mentre il Cavaliere punta a vincere e comunque a fare il pieno con Forza Italia, Salvini ha un obiettivo molto più a breve: superare il Cavaliere in percentuali e soprattutto in seggi.
Se il centrosinistra discute e litiga prima del voto, nel centrodestra si preparano alla battaglia del dopo e mentre FI viene accusato di accordi sottobanco con il Pd, Salvini strizza l’occhio ai Cinquestelle. Una divaricazione che rischia di diventare devastante in caso di non vittoria del centrodestra.
Centrodestra, tra Berlusconi e Salvini tensioni in vista del dopo voto
di Marco Conti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Novembre 2017, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 07:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA