Usa, si toglie la vita e lascia una lettera per la polizia: «Ecco dove ho sepolto mia moglie»

Usa, si toglie la vita e lascia una lettera per la polizia: «Ecco dove ho sepolto mia moglie»
di Federica Macagnone
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Domenica 24 Dicembre 2017, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 14:17

Una lettera scritta nero su bianco in cui descriveva minuziosamente ogni dettaglio di quella notte di follia in cui aveva ucciso la moglie Theresa, 44enne insegnante di spagnolo, e occultato il cadavere in un parco. Un segreto che, giorno dopo giorno, ha devastato Christopher Lockhart, 47 anni di Portage, nel Michigan, tanto da portarlo alla decisione di togliersi la vita: accanto al suo corpo un'agghiacciante lettera, corredata da una mappa, lasciata agli agenti in cui rivelava ogni particolare di quella notte di maggio in cui aveva distrutto per sempre la sua famiglia.

 

Christopher, manager della Pfizer, è stato trovato morto a fine ottobre nella casa che condivideva con la moglie: la polizia ha rivelato solo adesso i dettagli del suicidio, aggiungendo che al momento del ritrovamento l'uomo era morto da giorni. L'allarme era scattato dopo che non si era presentato a un appuntamento con il suo agente di sorveglianza: dopo la morte della moglie, infatti, era stato arrestato quattro volte per guida in stato di ebrezza e manomissione dell'impianto elettrico del vicino di casa. I detective sospettavano che l'uomo fosse coinvolto nella scomparsa della donna, ma non avevano mai avuto abbastanza prove in mano per arrestarlo. «L'allarme per la scomparsa di Theresa era scattato il 18 maggio, quando non si era presentata a scuola - ha detto il detective Nick Armold - La sua auto era stata ritrovata in un parcheggio, ma di lei non c'era alcuna traccia. Da quel momento il marito non hai mai partecipato alle ricerche od organizzato nulla per ritrovarla». Ma, nonostante i sospetti, non c'era altro.

Una verità che Christopher ha tenuta nascosta fino al 23 ottobre, quando non ha retto più il peso di ciò che aveva fatto e ha deciso di togliersi la vita. Accanto al suo cadavere una lettera e una mappa disegnata a mano dove si indicava che il punto esatto in cui aveva scaricato il corpo di Theresa. «Detective Hess - si legge nella lettera - mi dispiace averla portata via dall'affetto di tutti. Trovala e permettile di riposare. Non avevo il diritto di fare ciò che ho fatto. Prego che Dio mi perdoni. La amo così tanto». Christopher, inoltre, rivelava che quella notte era ubriaco e di aver discusso con la moglie: in preda alla rabbia l'ha soffocata, l'ha caricata in macchina e ha sepolto il cadavere in un parco a 80 chilometri da casa.

Chi non aveva dubbi fin dall'inizio che dietro la scomparsa di Theresa ci fosse il marito è sempre stata la madre della donna che ha rivelato come alla figlia non fosse permesso di vedere nessuno. «La teneva sempre sotto stretto controllo» ha raccontato la donna a Wood TV. Christopher, in precedenza, era stato accusato di violenza domestica contro la moglie ed era stato dichiarato colpevole di aggressione.
Già negli anni '90 aveva avuto problemi con la giustizia: più volte era stato denunciato per aver sbirciato nella case dei vicini vestito solo con un costume da bagno. 

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