Ucraina, a un mese dal voto vola l'alleanza di Poroshenko: è al 27%

Ucraina, a un mese dal voto vola l'alleanza di Poroshenko: è al 27%
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Sabato 27 Settembre 2014, 17:54 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 22:26
A un mese dalle elezioni politiche anticipate del 26 ottobre, in Ucraina il presidente Petro Poroshenko si prepara a confermare anche in parlamento la leadership conquistata nelle presidenziali di maggio: il blocco che porta il suo nome, e nel quale si è candidato anche il figlio (sollevando qualche polemica), stravince nei sondaggi, che relegano invece il partito della Timoshenko appena al di sopra della soglia di sbarramento del 5%.



La campagna di queste elezioni, che saranno comunque monche (senza Crimea e una fetta dell'est separatista), disegnerà una nuova geografia del potere alla Rada.



Secondo il sondaggio dei due istituti più affidabili, l'Istituto internazionale di Kiev e la Fondazione «Iniziative democratiche», tre forze politiche hanno praticamente già ipotecato tutto il parlamento: il Blocco di Petro Poroshenko (capolista il sindaco di Kiev, l'ex pugile Vitali Klichko) con quasi un terzo dei consensi (26,9%), seguito dal Partito radicale dell'ultra nazionalista Oleg Liashko (6,2%) e da Batkivschyna (Patria) di Iulia Timoshenko (5,5%).



Sotto la soglia di sbarramento, ma con buone chance di superarla, per ora rimane «Il fronte popolare» del premier Arseni Iatseniuk (3,9%), che insieme al presidente del parlamento Oleksandr Turcinov è uscito dal partito di «Iulia». Tra le altre forze che potrebbero ottenere seggi, se riusciranno ad incrementare il loro sostegno, ci sono il partito nazionalista Svoboda (3,3%) e il principale partito di opposizione, «Ucraina forte» di Serghiei Tigipko, vice premier sotto la presidenza Ianukovich (2,8%).



Il Partito (filorusso) delle regioni, quello di Ianukovich, diserterà le urne per l'impossibilità di votare nell'est, ma alcuni ex si sono riuniti nel «Blocco di opposizione», che secondo i sondaggi non riuscirà a superare la barriera del 5%. La campagna elettorale in Ucraina prosegue sullo sfondo di una fragile tregua nell'est del Paese, dove - secondo l'ong Opora - i seggi non apriranno in almeno 15 distretti delle regioni di Donetsk e Lugansk, controllati dai ribelli filorussi. Con l'impossibilità di votare in Crimea - altri 12 distretti - la nuova Rada avrà almeno 27 parlamentari in meno sui 450 previsti, eletti al primo turno per metà col maggioritario e per metà con il proporzionale.



Quasi tutti i partiti hanno scelto di includere soldati o combattenti di battaglioni volontari nelle loro liste. Il partito della Timoshenko ha messo come capolista la pilota Nadia Savchenko, rapita mentre combatteva con le forze governative nell'est ed ora processata in Russia. Anche attivisti della società civile sono presenti nelle liste di tutti i partiti principali. Fra questi due tra i giornalisti d'inchiesta più popolari del paese, Serghij Leschenko e Mustafa Nayyem, con il Blocco di Poroshenko.



Tra gli slogan dominano le promesse di combattere la corruzione e di riportare la pace. Poroshenko ha giocato la carta Ue, assicurando che l'Ucraina sarà pronta ad entrarvi nel 2020. Il partito di «Iulia» cerca visibilità criticando la politica «troppo moderata» del presidente. La popolarità di Oleg Liashko è dovuta più alle sue foto con armi in mano nell'est del Paese che alle proposte di riforme. L'opposizione punta sul fatto che mentre era al potere in Ucraina c'era la pace.



Ogni candidato dei distretti maggioritari spenderà in media da 1 a 3 milioni di dollari, parte dei quali per corrompere gli elettori, denuncia il Comitato degli elettori ucraino.
Si ricandidano 60 membri della Rada uscente, che hanno votato a favore delle leggi «liberticide» del 16 gennaio, quelle che causarono l'escalation violenta delle proteste a Maidan. Il risentimento per la presenza di «vecchi politici» ha assunto a volte forme radicali. Nelle ultime settimane alcuni candidati in varie regioni sono stati buttati nei cassonetti della spazzatura.
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