Crimea, scontri a Sebastopoli tra fazioni
Gruppo di uomini armati occupa postazione di frontiera sulla costa

Colonne di camion militari a Simferopoli
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Domenica 9 Marzo 2014, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:51

I passi presi dalle legittime autorit della Crimea sono basate sul diritto internazionale e mirano a proteggere i legittimi interessi della popolazione della Crimea:

lo ha detto Putin in una telefonata telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier britannico David Cameron. Lo riferisce il Cremlino. Il presidente russo ha poi detto che la Russia vuole trovare una soluzione diplomatica alla crisi.

Della crisi hanno parlato anche il ministro degli esteri russo Lavrov e il suo collega tedesco Frank-Walter Steinmeier. I leader, informa in una nota la presidenza russa, «hanno scambiato dei punti di vista sui possibili sforzi della comunità internazionale per risolvere» la situazione in Ucraina.

Scontri fra fazioni filorusse e filoucraine nella città di Sebastopoli, sulla costa della Crimea, in occasione del bicentenario della nascita del poeta ucraino Taras Shchevchenko celebrato dalla comunità ucraina nella città che ospita la Flotta del Mar nero russa così come in tutto il resto del paese. Un centinaio di uomini armati ha attaccato i partecipanti alla manifestazione a cui prendevano parte circa 200 persone. Nel frattempo, il leader del consiglio ucraino della Crimea Andriy Shchekun che lo scorso febbraio aveva sollecitato il governo a Kiev «a proteggere i residenti ucraini della Crimea e a non cedere alle provocazioni russe», è stato arrestato alla stazione ferroviaria di Simferopoli.

Il premier ucraino Arseni Iatseniuk si recherà la prossima settimana negli Stati Uniti per discutere con le autorità Usa della disputa tra Ucraina e Russia per il futuro della Crimea. Secondo Nbc News online in apertura di una riunione di governo Iatseniuk ha oggi detto: «Vado negli Stati Uniti per una serie di incontri ad alto livello su come risolvere la situazione riguardo le nostre relazioni bilaterali e multilaterali». Fonti dell'ufficio del premier hanno confermato all'emittente che Iatseniuk intende iniziare il suo viaggio mercoledì».

Truppe filorusse prendono postazione di frontiera in Crimea. Un gruppo di di uomini armati, di fatto militari russi, ha fatto irruzione nel posto di frontiera di Chornomorske, sulla costa occidentale della Crimea. Lo ha denunciato il portavoce delle guardie di frontiera ucraine, Oleh Slobodyan, citato dall'emittente Kanal 5, precisando che all'interno della base si trovano una trentina di funzionari ucraini. Sono undici in totale le postazioni di frontiera controllate ora dai russi in Crimea.

Crimea e Russia. Entro fine mese la Crimea potrà diventare un soggetto della Federazione russa, avverte il presidente del Parlamento della regione, Vladimir Kostantinov. «Il processo di transizione a una nuova struttura giuridica è complicato. Ma diamo per scontato che tutto sarà completato a marzo», ha affermato, citato dall'agenzia di stampa russa Itar-Tass. Le autorità filorusse di Crimea hanno convocato per domenica prossima un referendum, considerato illegittimo dalla comunità internazionale, in cui gli elettori decideranno se aderire alla Federazione russa o reintrodurre l'ampia autonomia da Kiev prevista nella costituzione del 1992. Kostantinov ha quindi promesso ai dipendenti pubblici, insegnanti, medici, militari e agenti di polizia che i loro stipendi saranno quadruplicati «una volta completato il trasferimento dei poteri a Mosca».

Kiev chiude i rubinetti finanziari alla Crimea: lo ha reso noto il vice premier locale, Rustam Temirgaliyev, secondo cui l'amministrazione centrale ha bloccato il sistema elettronico della sezione crimeana del Tesoro e i conti della penisola. Temigarliev ha escluso comunque impatti negativi sul pagamento di pensioni e stipendi: «Siamo pronti ad aprire conti in banche russe, inclusi conti in rubli. La gente non sarà lasciata senza pensioni e stipendi in nessun caso, la situazione è sotto controllo». «La Crimea può vivere autonomamente in questa situazione», ha assicurato. Nei giorni scorsi la stampa russa ha scritto che, secondo alcuni esperti, mantenere la Crimea costerà a Mosca circa 3 miliardi di dollari l'anno, il doppio di quello speso attualmente da Kiev.

Manifestazione filorussa a Donetsk, nell'Ucraina orientale. Migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere il sostegno di Mosca. Sulla piazza Lenin della città è atteso un intervento anche del leader ultranazionalista russo Vladimir Zhirinovsky. Una manifestazione filorussa è in corso anche a Simferopoli, in Crimea.

Ultranazionalisti. Mosca chiede a Kiev e all'Occidente di bloccare la strada per la presidenza al leader ultranazionalista Dmitro Iarosh, capo del movimento paramilitare «Settore destro», risultato determinante nella fuga del presidente ucraino Ianukovich. «Le autorità de facto di Kiev e i loro patron occidentali dovrebbero bloccare la strada al potere statale per il neo-nazista Yarosh e i suoi adepti», ha twittato Konstantin Dolgov, inviato speciale del ministero degli affari esteri russo per la democrazia. Ieri Iarosh ha confermato la sua intenzione di candidarsi alle presidenziali di fine maggio.

Gran Bretagna. La Russia ha commesso «un grande errore di calcolo nel decidere di entrare in Crimea». Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, William Hague, tornando a sottolineare la necessità di risolvere la crisi tra Russia e Ucraina per vie diplomatiche. Hague è anche tornato ad escludere un intervento militare ma ha ribadito la possibilità di applicare sanzioni nel caso in cui non si registrino passi avanti sul fronte diplomatico. Il titolare della diplomazia britannica ha quindi reso noto che sul tema avrà oggi una conversazione con il suo omologo americano, il segretario di Stato Usa, John Kerry.

La Russia sta valutando la sospensione delle ispezioni americane agli arsenali nucleari secondo quanto previsto dai trattati di disarmo strategico Start. Fonti del ministero della Difesa russo citate dall'agenzia di stampa Interfax anticipano che le ispezioni richiedono un livello di fiducia che è stato messo in crisi dai «gesti non amichevoli e dalle minacce prive di fondamento» provenienti dalla Nato e dagli Stati Uniti.

Obama chiama i leader europei. Il presidente degli Stati Uniti barack Obama ha sentito al telefono i leader dei principali paesei europei per coordinare le misure da prednere sulla crisi. Obama ha parlato con il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi. Dieci minuti di colloquio sulle tensioni internazionali legate all'Ucraina. Renzi ha ribadito la forte partnership con gli Usa per la risoluzione della crisi assieme ai partner europei, secondo quanto concordato e ribadito dal vertice straordinario Ue.

Il presidente americano Barack Obama ha parlato al telefono anche con il presidente francese Francois Hollande, con cui ha stabilito che «senza progressi» sul fronte dell'adesione di Mosca a un gruppo di contatto, del ritiro delle forze militari in Crimea e dell'autorizzazione al dispiegamento di osservatori internazionali «saranno adottate altre misure», misure che, precisa un comunicato dell'Eliseo, «colpiranno in modo sensibile le relazioni fra la comunità internazionale e la Russia, cosa che non è nell'interesse di nessuno». Obama e Hollande hanno concordato «di perseguire il loro sostegno alle nuove autorità ucraine, ivi compresa la preparazione, sotto il controllo internazionale e nella più grande trasparenza, delle elezioni presidenziali del 25 maggio e sottolineato l'importanza del perseguimento del coordinamento in corso fra le posizioni dell'Ue e degli Usa». Il leader Usa ha parlato anche con il premier Inglese Cameron e con i leader di Lituania, Lettonia ed Estonia.

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