A firmare il piano sulla "procreazione responsabile e la salute riproduttiva" è stato il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, definito il "Trump di Manila" e anche il "Giustiziere" Che in questo modo punta a concretizzare l'idea di famiglia moderna attraverso il decreto esecutivo che è comunque riguarda una legge varata nel 2012, voluta dal suo predecessore Benigno Aquino III. Al centro della normativa la libertà e la consapevolezza ovvero "il diritto a decidere, in modo libero e responsabile, il numero di figli desiderato".
Una decisione di portata storica, più volte ostacolata. Già nel 2015 i movimenti cattolici antiabortisti avevano bloccato la distribuzione gratuita di migliaia di spirali. L'obiettivo di Duterte è arrivare entro la fine del suo mandato, nel 2022, a una riduzione drastica del tasso di povertà e di quello di natalità dall'attuale 1,7% all'1,4.
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