In Italia sono aumentati gli episodi di razzismo e violenza contro migranti, africani e Rom. È la pesantissima accusa lanciata dall'Alto Commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet che, da Ginevra, ha anche criticato le «recenti politiche» migratorie del governo e annunciato l'invio di una spedizione delle Nazioni Unite nel nostro paese.
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Parole forti che hanno subito scatenato la replica, altrettanto forte, del ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha minacciato di tagliare i fondi all'Onu. «Ragioneremo con gli alleati sull'utilità di continuare a dare 100 milioni di euro per finanziare sprechi, mangerie, ruberie per un organismo che vorrebbe venire a dare lezioni agli italiani e poi ha Paesi che praticano tortura e pena di morte», è stata la reazione piccata del vicepremier. Aprendo i lavori del Consiglio Onu per i diritti umani in Svizzera, l'ex presidente del Cile, nominata Commissario dell'Unhcr solo un mese fa, ha annunciato l'intenzione «di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom».
«Prima di fare verifiche sull'Italia - ha esortato provocatoriamente - l'Onu indaghi sui propri Stati membri che ignorano diritti elementari come la libertà e la parità tra uomo e donna». Per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri le accuse dell'Onu sono «offensive, miserevoli, ingiustificate», mentre il senatore della Lega Roberto Calderoli ha accusato le Nazioni Unite di non avere più «autorevolezza e credibilità». Dal Pd è arrivata invece un'accusa unanime a governo e Salvini, invitato a «riflettere» sulle critiche dell'Unchr. Sulla vicenda è intervenuto anche Alessandro Di Battista, che dal Guatemala ha esortato l'Onu a «inviare ispettori in tantissimi paesi del mondo perché il razzismo dilaga». Non è la prima volta comunque che l'Italia viene bacchettata dall'Onu su immigrazione e diritti umani. Nel 2010, dopo una visita nel nostro paese dove incontrò l'allora ministro degli Interni Roberto Maroni e quello della Giustizia Angelino Alfano, l'Alto Commissario per i diritti umani dell'epoca Navi Pillay espresse forte preoccupazione per il trattamento riservato ai migranti, emettendo ben 92 raccomandazioni per l'Italia.
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