Mogadiscio, autobomba in un albergo, assalitori all'interno: 15 morti

Mogadiscio, autobomba in un albergo, assalitori all'interno: 15 morti
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Mercoledì 1 Giugno 2016, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 15:19

Gli integralisti islamici somali al Shabaab hanno nuovamente attaccato un albergo nella capitale Mogadiscio provocando decine di morti e feriti. Secondo la polizia e testimoni sul posto, l'attacco è stato compiuto da un commando di almeno tre terroristi. Prima un'autobomba è stata lanciata ed è esplosa contro l'ingresso dell'hotel Ambassador, situato nella centrale via Makkah Almukarramah.

 
Il kamikaze è morto, un enorme varco si è aperto, l'intera facciata è stata gravemente danneggiata. Mentre la gente fuggiva in preda al panico, altri due jihadisti sono entrati nell'albergo sparando a caso contro chiunque capitasse loro a tiro e sono riusciti a salire all'ultimo piano. Sul terreno, al loro passaggio, hanno lasciato una quindicina di morti e almeno 40 feriti. La zona è stata immediatamente isolata e le forze di sicurezza hanno rapidamente predisposto un piano per eliminare il commando. Neanche un'ora dopo l'inizio dell'attacco, l'Agenzia nazionale di informazione e sicurezza somala (Nise) ha riferito che le forze di polizia hanno fatto irruzione mettendo in sicurezza tre piani dell'albergo e portando in salvo almeno dieci persone. I due terroristi, hanno aggiunto, si sono trincerati ai piani alti continuando a sparare.

L'hotel preso d'assalto è frequentato da esponenti del governo somalo e da imprenditori che vi alloggiano regolarmente. Nel 2015, in febbraio, un altro attacco aveva colpito un albergo di Mogadiscio, il Central Hotel, provocando 20 morti. Secondo gli esperti, quello di oggi è stato l'ennesimo tentativo di destabilizzare il Paese - peraltro mai pacificato dopo l'intervento militare internazionale che nel 1991 portò alla fine della dittatura di Siad Barre - ad opera dei miliziani integralisti che stanno cercando di formare un fronte comune con lo Stato islamico e i Boko Haram nigeriani. Nell'ambito di questa guerra tra 'signori della guerrà e bande di trafficanti di ogni tipo, proprio stamane l'esercito somalo ha ucciso la presunta mente del sanguinoso attacco (148 studenti massacrati) compiuto sempre dagli Shabaab all'università di Garissa, in Kenya, nell'aprile del 2015. Secondo la Bbc, Mohamed Kuno stava transitando a bordo di un'auto in un convoglio con altre 15 persone, nel porto somalo di Chisimaio, quando le forze di sicurezza somale hanno lanciato un attacco uccidendo tutti i passeggeri.
Tra loro quattro militanti di al-Shabaab, compreso Kuno.

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