Marò, fonti della Farnesina: «L'Italia farà valere le proprie ragioni»

Marò, fonti della Farnesina: «L'Italia farà valere le proprie ragioni»
2 Minuti di Lettura
Domenica 26 Luglio 2015, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 10:17
«L'Italia farà valere con determinazione le sue ragioni nell'intento di addivenire ad una soluzione positiva della vicenda dei due fucilieri Latorre e Girone». Lo si apprende da fonti della Farnesina interpellate in merito alle dichiarazioni del pm indiano secondo cui l'India si opporrà alle richieste dell'Italia davanti al tribunale di Amburgo.



Secondo quanto si è appreso oggi dalla stampa a Delhi, l'India ha anticipato elementi della propria linea difensiva davanti al Tribunale Internazionale del Diritto del Mare di Amburgo (Itlos), sollevando eccezioni di giurisdizione e di merito. La procedura arbitrale avviata dall'Italia il 26 giugno scorso ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, si afferma alla Farnesina, è vincolante per l'India, che ha già comunicato la nomina del proprio arbitro nei termini e nei tempi previsti.



Parimenti obbligatoria e vincolante per l'India è la fase delle tre richieste avanzate dall'Italia il 21 luglio scorso di misure davanti a Itlos per consentire, fino alla conclusione del procedimento arbitrale, al fuciliere di marina Latorre di restare in Italia e al fuciliere di Marina Girone di farvi rientro, nonché per sospendere le procedure della giurisdizione a loro carico in India. Tali richieste verranno discusse, come deciso dal presidente del Tribunale di Amburgo, il 10 e 11 agosto prossimi.



Resta inteso che davanti al Tribunale arbitrale e all'Itlos le parti si confronteranno nel merito, come in un qualsiasi processo: l'Italia, assicurano perciò le fonti del ministero, farà valere con determinazione le sue ragioni.



Secondo The Hindu, l'India sta cercando di avvalersi per sostenere le sue argomentazioni davanti al Cpa di un esperto in arbitrati internazionali di Ginevra.
Si deve ricordare che l'istanza presentata dall'Italia all'Itlos contiene due richieste: la prima è che l'India «si astenga dal prendere o eseguire ogni misura giudiziaria o amministrativa» contro i due fucilieri di Marina e «dall'esercitare ogni forma di giurisdizione» a proposito dell'incidente. La seconda è che «l'India prenda ogni misura necessaria ad assicurare che le restrizioni sulla libertà, sicurezza o movimento dei fucilieri siano immediatamente rimosse in modo da permettere al sergente Girone di viaggiare e rimanere in Italia e al sergente Latorre di rimanere in Italia» per tutta la durata del procedimento alla Corte di Arbitrato dell'Aja sul ricorso italiano riguardante la giurisdizione sul caso.