Iran, Israele richiama i riservisti: spunta l'ombra di una nuova guerra

Iran, Israele richiama i riservisti: spunta l'ombra di una nuova guerra
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Martedì 8 Maggio 2018, 21:35
Israele ha iniziato stasera il richiamo di riservisti. Sul Medio Oriente si posa l'ombra di una nuova guerra. Sulle alture del Golan è stato proclamato lo stato di massima allerta, secondo quanto riferiscono i media israeliani. Si teme in particolare che forze legate all'Iran lancino un attacco missilistico contro obiettivi all'interno del Golan. Nelle località ebraiche delle alture i rifugi sono stati aperti ma, secondo fonti locali, finora regna la calma.

L'esercito israeliano «a causa delle irregolari attività delle forze iraniane in Siria» ha anche confermato che i sistemi di difesa sulle Alture del Golan «sono stati schierati» e che le truppe sono «in alto allarme per un attacco». «L'esercito - ha proseguito - è pronto per vari scenari e avvisa che ogni aggressione contro Israele avrà una risposta severa».

L'Iran vuole servirsi della Siria come base avanzata contro Israele. Siamo determinati a impedire che stabiliscano lì le loro basi. Reagiremo con potenza, il nostro esercito è pronto». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu che ha definito la decisione di Trump «buona e coraggiosa». Poi ha ammonito: «Se l'Iran provasse ad attaccarci, avvertirebbe la potenza della nostra forza».

E se anche Trump rincara la dose annunciando che ci sono le prove «definitive» che l'Iran ha mentito riguardo ai termini dell'accordo sul nucleare del 2015, l'Europa e determinata a mantenere intatto l'accordo sul nucleare. «L'Ue è determinata a preservarlo, al popolo iraniano dico: fate in modo che nessuno lo smantelli, è uno dei più grandi obiettivi mai raggiunti dalla comunità internazionale». Così l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, commentando la decisione di Donald Trump sull'uscita dall'intesa sul nucleare iraniano. «L'accordo sul nucleare iraniano funziona e garantisce che l' Iran non sviluppi armi atomiche, e mi aspetto che la comunità internazionale sostenga l'intesa», ha aggiunto la Mogherini.

Sulla stessa linea anche Francia e Germania e Regno Unito che «si rammaricano» per la decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano.
Lo ha scritto in un tweet il presidente francese Emmanuel Macron, aggiungendo che «il regime di non proliferazione nucleare è a rischio». «Lavoreremo insieme su una piattaforma più ampia, che copra l'attività nucleare, il periodo post 2025, l'attività balistica e la stabilità in Medio Oriente, in particolare in Siria, Yemen e Iraq», ha affermato ancora Macron nel suo tweet.
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