Hollande con lo scrittore Erri De Luca: «Difendere la libertà d'espressione»

Hollande con lo scrittore Erri De Luca: «Difendere la libertà d'espressione»
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Domenica 22 Marzo 2015, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 10:03
«Gli autori non vanno perseguiti per i loro testi». Dopo l'appello lanciato l'altroieri a Parigi da politici, intellettuali e personalità della società civile a favore dello scrittore Erri De Luca - denunciato dalla società franco-italiana Lyon-Turin Ferroviaire (LTF) per le sue parole sul "sabotaggio" della linea ad alta velocità Torino-Lione - anche il presidente francese, Francois Hollande, esce dal silenzio e si esprime in favore dell'autore de "La Parola contraria".



«Non voglio intervenire in vicende giudiziarie, ma ciò che posso fare, a nome della Francia, è sostenere sempre la libertà d'espressione e di creazione, e questo vale anche per gli autori, siano essi francesi, italiani o di ogni altra nazionalità e che non vanno perseguiti per i loro testi», ha affermato il presidente rispondendo a una domanda sul caso De Luca a margine della sua visita di ieri mattina al Salone del Libro di Parigi. «La ragione della mia venuta qui - ha poi detto Hollande - è la libertà d'espressione, che è la forza della Francia, la sua cultura, la sua libertà».



Riunito sabato pomeriggio al Centre National du Livre (Cnl), il comitato di sostegno allo scrittore napoletano, che include, tra l'altro, l'ex ministra della Cultura Aurèlie Filippetti e il numero uno delle edizioni Gallimard Denis Olivennes - è tornato a chiedere a Hollande di indurre la parte francese della LTF (filiale della Sncf, di proprietà dello Stato) di fare marcia indietro e ritirare la denuncia. Un appello lanciato anche a nome della libertà d'espressione, principio cardine della Rèpublique, il cui attaccamento è stato espresso dai milioni di manifestanti scesi in piazza a gennaio dopo gli attentati a Charlie Hebdo. Un tragico evento che Hollande è tornato ad evocare ieri al Salone del Libro. «A gennaio siamo stati colpiti e questo Salone è una delle risposte», ha dichiarato il presidente, invitando tutti a non perdere «questa fiducia nel pensiero, nella fede irreversibile nella letteratura, la creazione, l'espressione, il pensiero: la Francia deve sempre essere al fianco dei creatori».



Durante la visita, Hollande si è anche prestato a cameramen e fotografi con l'album "La Bd est Charlie" , "Il fumetto è Charlie", pubblicazione realizzata da diversi editori i cui proventi andranno a favore delle famiglie delle vittime degli attentati di gennaio. A sostegno di De Luca, si era espressa nei giorni scorsi anche la ministro della Cultura, Fleur Pellerin: «De Luca - ha detto - è un grande scrittore. La sanzione che potrebbe essergli inflitta è sproporzionata rispetto al suo impegno o alle sue parole. Ora però non voglio interferire in una vicenda giudiziaria in corso». Il comitato internazionale a favore dell'intellettuale processato al tribunale

di Torino è stato lanciato in simultanea lo scorso 18 marzo a Parigi e a Barcellona. Il successivo appello è stato firmato da scrittori di fama internazionale come Paul Auster, Salman Rushdie e Marc Lèvy. «Più di trecento personalità di 19 Paesi - recita il testo della petizione - difendono oggi il diritto alla libertà d'espressione per Erri De Luca» e chiedono «il ritiro della denuncia della Lyon-Turin Ferroviaire, filiale francese della Sncf».
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