Love story Gayet-Hollande, l'attrice chiede 50.000 euro per le foto di Closer

Love story Gayet-Hollande, l'attrice chiede 50.000 euro per le foto di Closer
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Giovedì 6 Marzo 2014, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 20:42

Julie Gayet si sente braccata da quando il settimanale scandalistico Closer ha pubblicato le foto che hanno rivelato al mondo intero la sua relazione clandestina con Francois Hollande. La love story tra l'attrice e il presidente francese è arrivata oggi davanti ai giudici. Una prima udienza molto mediatica, ma senza la diretta interessata, si è aperta presso il tribunale di Nanterre, vicino a Parigi. Da quel 10 gennaio, la vita dell'attrice di 41 anni, che ha due figli, è stata «sconvolta»: «Ormai ci sarà un prima e un dopo Closer. Di solito discreta, Julie Gayet è stata assalita dai fotografi. Sembrava una battuta di caccia», ha osservato il suo legale, Jean Enocchi. Per la violazione della sua privacy, Gayet reclama 50.000 euro di danni, oltre al rimborso di 4.000 euro di spese legali e l'eventuale pubblicazione della condanna sulla copertina del giornale, di proprietà di Mondadori France.

Da parte sua, Closer rivendica il «diritto all'informazione». Il giudice si pronuncerà il 27 marzo. Scherzo del destino il giornale è stato condannato proprio oggi a versare 12.000 euro per aver pubblicato le foto in costume rubate a Valerie Trierweiler, l'ex compagna di Hollande. Quest'ultimo invece non ha sporto personalmente nessuna denuncia ed ora compare in pubblico solo da single. Intanto un'altra coppia presidenziale fa appello alla giustizia per violazione della privacy. A sporgere denuncia sono Nicolas Sarkozy e Carla Bruni, dopo la rivelazione di ieri di alcune conversazioni registrate in segreto da un ex consigliere di fiducia di Sarkozy. Patrick Buisson ha registrato ore e ore di riunioni strategiche e scambi privati. In uno di questi, la Bruni si lamenta per i contratti che è stata costretta a rifiutare da premiere dame e ironizza sul fatto che è lei a «mantenere» il marito. I due «non possono accettare che parole pronunciate a titolo privato, siano registrate e diffuse senza il loro consenso», hanno osservato i legali Thierry Herzog e Richard Malka.

Lo scandalo avrebbe «fatto infuriare» Sarkozy. La querela dovrebbe servire a impedire altre pubblicazioni, proprio mentre Le Canard Enchainè e Atlantico, i primi media ad aver diffuso gli estratti, hanno invece già promesso nuove rivelazioni. La Bruni è stata interrogata da Paris Match sulla privacy in un'intervista pubblicata proprio nell'edizione di oggi del settimanale: «Attualmente, avere una vita privata è quasi impossibile quando si è una personalità pubblica. Ma la libertà di stampa è intoccabile», afferma la ex-Première dame.

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