Egitto, in arrivo telecamere
sui siti turistici contro gli attentati

Egitto, in arrivo telecamere sui siti turistici contro gli attentati
di Elena Panarella
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Martedì 8 Ottobre 2013, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 16:57
Il governo egiziano sta studiando un piano per installare telecamere, soprattutto nelle localit turistiche. Lo ha detto il ministro dell’Interno Mohamed Ibrahim, spiegando che il piano prender avvio a breve al Cairo e a Giza, dove si trovano le Piramidi, e poi verr esteso al resto del Paese. Nel frattempo la coalizione di sostegno al turismo, che raccoglie varie organizzazioni del settore, ha condannato l’attentato di ieri contro la sede della sicurezza di Stato nel Sinai del sud.

La città di Sharm el Sheikh, rinomata meta turistica egiziana sul Mar Rosso, «difficilmente» può diventare un obiettivo dei terroristi, perché «l’apparato della sicurezza nazionale lavora molto bene ed è molto efficace» e i siti turistici sono messi in sicurezza «al massimo livello», tiene a precisare il ministro dell’interno egiziano.



IL SOSTEGNO DELLA GIORDANIA

Re Abdallah di Giordania ha ribadito oggi il suo sostegno ai nuovi dirigenti egiziani durante una visita ad Amman del presidente ad interim Adly Mansour, con il quale ha discusso di temi riguardanti la cooperazione reciproca e gli sviluppi regionali. «La Giordania guarda all'Egitto come ad un protagonista della regione araba e sostiene le scelte del suo popolo», si afferma in un comunicato della Casa reale diffuso dopo un colloquio tra Abdallah e Mansour. Le due parti hanno esaminato le possibilità di incrementare la cooperazione economica, in particolare nei settori dell'energia e degli scambi commerciali. La Giordania è stata tra i primi Paesi ad esprimere sostegno al rovesciamento da parte dei militari dell'ex presidente Mohammed Morsi, dei Fratelli Musulmani, con una visita compiuta dallo stesso Re Abdallah al Cairo il 20 luglio scorso. Dopo la tappa ad Amman, Mansour ha in programma una visita in Arabia Saudita, altro Paese vicino alla nuova leadership egiziana insieme con gli Emirati arabi uniti e il Kuwait.



FRATELLI MUSULMANI AL BANDO

Il governo del Cairo intanto ha deciso di rimuovere i Fratelli Musulmani dalla lista delle organizzazioni non governative accreditate, spiegando che la decisione è stata presa da una commissione governativa presieduta dal ministro della Solidarietà sociale Ahmed El-Borai. Contestualmente verranno congelati i beni del movimento islamico. Già fuorilegge sotto la presidenza di Hosni Mubarak, ma rappresentati in Parlamento come indipendenti, i Fratelli Musulmani egiziani si erano registrati nel marzo scorso come organizzazione non governativa. Saliti al potere con il presidente Mohammed Morsi, i Fratelli Musulmani sono stati nuovamente messi al bando il 24 settembre scorso da un Tribunale del Cairo. La Confraternita ha presentato ricorso rispetto al verdetto, che sarà esaminato dal Tribunale egiziano il 22 ottobre.



ATTACCO A PORT SAID

Un poliziotto egiziano è morto questa mattina a causa delle ferite riportate nella tarda serata di ieri, quando un attacco di uomini armati ha preso di mira l'edificio che pattugliava nella città portuale di Port Said. Il giovane, Mohamed Shaaban di 21 anni, è stato raggiunto allo stomaco da una raffica di pallottole, mentre gli aggressori, a bordo di due motociclette, sono riusciti a fuggire. Polizia ed esercito hanno lanciato una caccia all'uomo e nessuno ha rivendicato per ora l'assalto, il secondo a Port Said in una settimana. Mercoledì scorso, tre poliziotti sono rimasti feriti in un attacco contro lo stesso edificio.



STUDENTI IN PIAZZA

Nella capitale, gli studenti dell'Università del Cairo hanno organizzato cortei e catene umane per denunciare le uccisioni e chiedere il rilascio dei loro coetanei scesi in piazza domenica con i Fratelli Musulmani. Alzando le fotografie dei loro colleghi di studio arrestati, gli universitari hanno intonato

slogan contro l'esercito e la polizia. All'Università di Alessandria, invece, un gruppo di studenti (vicini alla Fratellanza) ha manifestato contro la deposizione di Morsi e l'arresto degli universitari «anti-golpe».

Altri cortei sono stati organizzati nelle università femminili di Raml e Maamoura ad Alessandria. Anche gli studenti dell'Università del Canale di Suez hanno organizzato una catena umana in segno di protesta per l'uccisione di due loro studenti domenica.

Sono stati invece gli insegnanti i protagonisti della protesta all'Università di Zagaziq, nella provincia di Sharqiya sul Delta del Nilo, dove è andata in scena una protesta silenziosa contro l'arresto di professori.
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