Terrore a Luxor, in Egitto, dove è stato sventato un attacco kamikaze contro un bus pieno di turisti. Un kamikaze si è fatto esplodere davanti al tempio di Karnak.
Una «fonte della sicurezza del ministero dell'Interno», riferisce l'agenzia Mena, «afferma che le forze di sicurezza sono riuscite a sventare un tentativo di prendere di mira un bus turistico vicino al tempio di Karnak». Ma «i poliziotti sono entrati in azione ingaggiando uno scontro a fuoco», ha detto ancora la fonte aggiungendo che «uno dei due terroristi ha fatto esplodere un ordigno che era in suo possesso»: «sono rimasti feriti» prima di essere trasportati in ospedale «dove uno dei due è deceduto per le ferite».
L'attentato del 1997 Era il 17 novembre del 1997 quando un commando di integralisti aprì il fuoco contro un gruppo di 150 turisti appena scesi dai pullman nell'antica Tebe.
Quel fatidico 17 novembre molti di loro non ebbero possibilità di scampo e furono uccisi all'istante. Poliziotti e uomini dei servizi di sicurezza reagirono sparando con le armi in dotazione in risposta al fuoco degli integralisti: altri turisti cercarono scampo dai proiettili nascondendosi dietro le baracche dei venditori di souvenir. Tra le vittime cittadini svizzeri, giapponesi, britannici, tedeschi e di altre nazionalità. Una comitiva di italiani scampò per miracolo all'attentato, perché si trovava indietro rispetto al gruppo dei turisti stranieri.
Nell'attentato morirono anche tre poliziotti, oltre ai sei membri del commando di integralisti. In particolare, secondo la procura di Luxor, cinque di loro si suicidarono in una grotta su una collina della zona nelle ore successive all'attacco, mentre uno venne ucciso dai suoi complici dopo essere stato ferito dalla polizia.