A denunciare le dichiarazioni "abiette" di Dieudonné il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. Il post pubblicato da Dieudonné è stato poi cancellato, ma troppo tardi: era già finito sui social.
Dieudonné non è l'unico ad essere finito nei guai per dichiarazioni sulla strage di Parigi: oggi a Nizza e Strasburgo si svolgeranno due processi a carico di due uomini accusati di apologia di terrorismo.
A Nizza un uomo sarà giudicato per direttissima per aver urlato venerdì a un gruppo di poliziotti «100% Kouachi». A Strasburgo invece la prima udienza a carico di un trentenne che aveva pubblicato su Facebook una foto di un kalashnikov posato per terra e circondato da messaggi di gioia, con riferimento all'assalto al settimanale satirico. La giustizia francese ha annunciato massima severità nelle pene per questo tipo di reati, che potranno andare fino all'arresto.«
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