Sulla abolizione della parola «razza», tutti i gruppi avevano presentato emendamenti. Continuare a mantenere nel testo costituzionale questo termine, introdotto nella Costituzione nel 1946 per respingere le teorie razziste dopo il nazismo, significa alimentare fraintendimenti visto che e' dimostrato che non ci sono razze all'interno della specie umana.
Analogo consenso si è registrato sulla precisazione del divieto di «distinzione del sesso». «Per raggiungere una societa' egualitaria, il principio di uguaglianza delle donne e degli uomini di fronte alla legge deve irrigare tutta la nostra legge. E' imperativo oggi renderlo un principio fondamentale collocandolo piu' chiaramente nella nostra Costituzione», ha dichiarato la delegazione per i diritti della donna. I deputati, tuttavia, hanno respinto tutti gli emendamenti per modificare nella Costituzione la cariche al femminile (presidente, primo ministro, ambasciatore).
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