«Lo staff e gli studenti provenienti dagli Stati dell'Unione europea continueranno a lavorare e vivere qui - si legge nella mail - e raddoppieremo i nostri sforzi per assicurarci che la Aston sia una destinazione accogliente e un buon datore di lavoro». La questione che più preme risolvere a chi studia nel Regno Unito è quella quella della retta universitaria: con la Brexit infatti gli studenti europei non potranno più ottenere il prestito di 9mila sterline annue, da restituire dopo la laurea, per coprire i costi dell'istruzione. Non solo, ma la retta aumenterà fino a toccare quota 12mila sterline, come per gli studenti che vengono da fuori Unione Europea. Al momento nulla è certo, ma la Aston ha fatto sapere che «le cose non cambieranno da un giorno all'altro: cercheremo di avere chiarimento sul prestito e sulla possibilità degli studenti britannici di fare comunque l'Erasmus nei due anni che serviranno, in base all'articolo 50, per uscire dall'Unione Europea». Un modo per dire: «Studiate tranquilli, troveremo una soluzione».
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