Biodiesel, a Dubai le auto del Comune vanno con l'olio della frittura

Biodiesel, a Dubai le auto del Comune vanno con l'olio della frittura
di Stefania Piras
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Mercoledì 11 Febbraio 2015, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 11:47
L’olio della frittura? Può essere prezioso e diventare bio carburante. Lo sanno a Dubai che diventerà la prima città al mondo ad adottare il biodiesel 100%. Sarà un carburante speciale, pulito, composto da olio usato per la cucina. E’ un’assoluta novità, ma tra gli addetti ai lavori il biodiesel è già conosciuto, si chiama B100. Non solo petrolio, insomma.



La notizia è apparsa sul sito del World Economic Forum dove si legge che il biodiesel alimenterà le auto dell’amministrazione cittadina ed è frutto di un accordo tra il Comune e Neutral Fuels LLC, un’organizzazione con base a Dubai che si occupa di riconvertire gli olii da cucina in benzina sostenibile. Un’innovazione che non comporta nemmeno il cambio del tradizionale serbatoio diesel.



Quanto costa? Come il diesel tradizionale. Le scorte di olio arriveranno in gran parte anche dai ristoranti McDonalds, in grado di sfornare patatine fritte in quantità industriali e quindi di produrre olio per i veicoli. Una crocetta in più nelle undici caselle che illustrano la strategia degli Emirati da qui al 2021. E’ un’agenda fitta di obiettivi che vanno dal raddoppio della percentuale di raccolta differenziata.



Anche in altri paesi si può riconvertire l’olio usato. La situazione legale varia da paese a paese. In Gran Bretagna è possibile produrre fino a 2 mila litri di bio carburante all’anno per uso proprio.



L’unico difetto? Il biodiesel non dà il meglio di sé d’inverno, nelle regioni più fredde d’Europa. Un problema inesistente negli Emirati dove la notizia del biodiesel ricavato dall’olio è stata presentata in pompa magna e soprattutto in vista di Expo 2020.
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