Afghanistan, talebani sempre più divisi: i dissidenti ora hanno un loro capo

Afghanistan, talebani sempre più divisi: i dissidenti ora hanno un loro capo
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Sabato 21 Novembre 2015, 00:33 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 12:59
Continua la battaglia interna al movimento dei talebani afgani, dopo la conferma della morte del mullah Omar e la nomina del mullah Mansour come successore. Continuano le tensioni e gli attriti interni al gruppo e aumentano i timori per l'eventualità di importanti defezioni a favore del sedicente Stato Islamico di Abu Bakr al-Baghdadi.



Una fazione dissidente del movimento avrebbe scelto il suo nuovo leader con una mossa che - se confermata ufficialmente - mette in discussione l'autorità del mullah Mansour e getta un'ombra sulle prospettive di ripresa dei difficili colloqui di pace tra i talebani e il governo di Kabul. Secondo fonti del giornale The Express Tribune, il 50enne mullah Mohammad Rasool Akhund è stato scelto come comandante della fazione dissidente, che promette di non dare battaglia al mullah Mansour e ai suoi fedelissimi ma di voler combattere contro il governo e i suoi alleati.



Tra i "dissidentì" è forte il risentimento nei confronti del mullah Mansour accusato di aver tenuto il segreto per oltre due anni sulla morte del mullah Omar, fondatore del movimento dei talebani. Il mullah Rasool era tra coloro che si erano rifiutati di giurare fedeltà al mullah Mansour, nominato a inizio agosto dopo che a luglio è stata annunciata la morte del mullah Omar, deceduto nel 2013. Come numero due del mullah Rasool, scrive The Express News, i "dissidenti" hanno scelto Mansoor Dadullah, noto per la sua influenza nelle regioni meridionali dell'Afghanistan.



Al giornale un "dissidente" ha confermato che i rivali del mullah Mansour (ministro dell'Aviazione durante il regime dei talebani, 1996-2001) si sono riuniti nella provincia meridionale di Zabul per scegliere il loro leader, "ospiti" di Mansoor Dadullah.
Le nomine non sono state ancora annunciate ufficialmente e The Express Tribune sottolinea comunque come diversi acerrimi nemici del mullah Mansou abbiano boicottato la riunione di Zabul.
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