LA DIRETTIVA
I dati del codice di prenotazione sono informazioni personali fornite dai passeggeri che verranno raccolte e conservate dalle compagnie aeree. Il Pnr riguarda il nome, la data di viaggio, l'itinerario, il posto assegnato, i bagagli, le informazioni sul contato e le modalità di pagamento. La direttiva disciplina anche il trasferimento dei dati all'Antiterrorismo degli Stati membri e il loro trattamento ai fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo.
LA DIRETTIVA
Oltre che per la prevenzione e per le indagini sui reati di terrorismo, i dati Pnr possono essere usati per la valutazione dei passeggeri prima dell'arrivo o della partenza, in relazione a criteri di rischio prestabiliti o al fine di individuare determinate persone. I dati possono essere conservati soltanto per un periodo di cinque anni e dovranno essere dissociati dai dati identificativi personali dopo un periodo di sei mesi, affinché l'interessato non sia più immediatamente identificabile. Inoltre gli Stati membri hanno l'obbligo di istituire un'unità d'informazione sui passeggeri, responsabile della gestione e della protezione dei dati, che deve prevedere un responsabile della protezione delle informazioni. Non solo, ciascun Paese, da oggi anche l'Italia, dovrà accertarsi che passeggeri siano informati in modo chiaro della raccolta dei dati e dei loro diritti. Il trasferimento dei dati a paesi terzi può avvenire esclusivamente in circostanze molto limitate.
L'ITER
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno concordato un testo di compromesso nel dicembre 2015 e il 14 aprile 2016 il Parlamento europeo lo ha adottato. Gli Stati membri avevano due anni di tempo per mettere in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva.
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