Sono solo stime, però, perché tutto dipenderà dal tempo. Finora comunque come dichiarato da Coldiretti il distacco del primo grappolo di uva da vino del 2015 è avvenuto con quasi una settimana di anticipo rispetto allo scorso anno. Dove? In Franciacorta, dove si raccolgono le uve bianche destinate alla produzioni di spumanti che tradizione vuole danno il via alla vendemmia made in Italy 2015. Che coinvolgerà 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e oltre 200mila aziende vitivinicole.
Quest'anno, rispetto al passato, con la crisi sono previsti parecchi la presenza di un maggior numero di italiani, soprattutto giovani, rispetto agli extracomunitari, come confermano le richieste di lavoro. In Italia la vendemmia parte con le uve pinot e chardonnay, quindi a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e ca novembre con le uve di Aglianico e Nebbiolo e Nerello.
Quest'anno, rispetto al passato, con la crisi sono previsti parecchi la presenza di un maggior numero di italiani, soprattutto giovani, rispetto agli extracomunitari, come confermano le richieste di lavoro. In Italia la vendemmia parte con le uve pinot e chardonnay, quindi a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e ca novembre con le uve di Aglianico e Nebbiolo e Nerello.
La produzione di casa nostra sarà destinata per la maggioranza, il 40%, ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) di cui a possiamo esser fieri e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg). Il 30% ai 118 a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti e il resto ai vini da tavola. Importantissime restano le esportazioni, aumantate del 6% nei primi mesi del 2015, che coprono oltre la metà del fatturato del settore. Un brindisi alla vigna e ai vignaioli, bevendo sempre con moderazione.