Un lungo applauso ha accolto le salme di Orazio Conte e Antonella Sesino, due delle quattro vittime dell'attentato di Tunisi, nel Santuario della Consolata, a Torino, dove si sono svolti i funerali celebrati dall'arcivescovo del capoluogo piemontese, monsignor Cesare Nosiglia. Le esequie dell'altro piemontese Francesco Caldara si tengono invece a Novara, quelle di Giuseppina Biella, la quarta vittima italiana che risiedeva a Meda (Monza), saranno celebrati invece mercoledì.
«Mai soli» è lo striscione appeso alla cancellata del Santuario.
«Chi si serve della violenza e sceglie la via del sangue, aggredendo cittadini inermi, non avrà mai la vittoria». È un passaggio dell'omelia dell'arcivescovo di Torino. «La strage degli innocenti che si è rinnovata in questi giorni - sottolinea - scuote la coscienza di ogni uomo di buona volontà: l'Amore e la volontà di pace e di rispetto di ogni persona vinceranno avendo dalla propria parte la potenza di Dio».
Nelle prime file del Santuario, accanto alle famiglie e ai parenti delle vittime, il sindaco di Torino, Piero Fassino, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e del Consiglio regionale, Mauro Laus. A rappresentare il governo c'è il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa. . Tra gli omaggi floreali, le corone del governo tunisino, della Presidenza della Repubblica e del governo italiani, nonchè quelle di Camera e Senato. Tra la folla commossa anche l'ex modella tunisina Afef.
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