Napolitano: per chi spranga nessuna tolleranza
Il Capo della Polizia: «Mai più fatti come quelli alla finale di Coppa, ai cortei stop ai mascherati»

Napolitano: per chi spranga nessuna tolleranza Il Capo della Polizia: «Mai più fatti come quelli alla finale di Coppa, ai cortei stop ai mascherati»
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Giovedì 8 Maggio 2014, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 17:22
Chi si presenta con le spranghe, con le bombe-carta, chi attacca senza scrupolo anche sapendo di poter colpire molto gravemente, e chi incendia e devasta: su questo ci deve essere una intransigenza assoluta, un rigore di cui voi siete l'espressione più importante e nello stesso tempo più esposta». Così il presidente Napolitano alla Polizia.



Parlando al Quirinale ad una rappresentanza degli Allievi degli Istituti di formazione della Polizia di Stato, ricevuta ieri in occasione del 162 anniversario della costituzione della Polizia, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato come le forze di polizia «meritano il riconoscimento e rispetto che la grande maggioranza degli italiani nutre per loro». E ciò si vede, ha aggiunto, «anche quando si studiano gli indici di fiducia, gli indici di consenso nei confronti delle istituzioni, della politica e così via, e viene riconosciuto quel che è giusto riconoscere alle forze di polizia». Per questo, ha detto ancora il capo dello Stato, non bisogna mai rinunciare a punire i comportamenti sbagliati senza però alimentare sentimenti di «diffidenza» verso l'intero corpo.



«Anche quando c'è un comportamento scorretto, un comportamento abusivo di singoli appartenenti a corpi di polizia e si interviene - ha evidenziato Napolitano - sulla base di regole anche più chiare e vincolati, ed è giusto nell'interesse del corpo intervenire per sanzionare quei comportamenti, mai questo fatto può oscurare il rispetto che è dovuto, il riconoscimento che è dovuto, alla schiacciante maggioranza degli appartenenti alle forze di polizia e all'istituzione Polizia di Stato in quanto tale». Napolitano ha voluto con queste parole invitare tutti - «e attraverso voi mi rivolgo a una platea molto più ampia di servitori dello Stato in divisa - a non alimentare in voi stessi alcun sentimento di vittimismo come se foste abbandonati, non sufficientemente sorretti da tutte le forze responsabili dello Stato e della società: non dovete avere complessi di questo genere».




Situazioni come quelle verificatesi in occasione della finale di Coppa Italia «non dovranno più ripetersi». Lo dice il capo della polizia Alessandro Pansa, sottolineando che verranno individuate «in tempi brevi nuove e più incisive forme di controllo». «Si deve fare ancora di più» aggiunge il capo della polizia. «Non dovrebbe essere più tollerabile che a manifestazioni autorizzate prendano parte impunemente persone mascherate e armate. Servono sanzioni anche se non spetta a noi tale decisione». Lo ha detto il capo della polizia Alessandro Pansa.



Contro la violenza negli stadi, ha detto Pansa nel suo discorso in occasione del 162esimo anniversario della fondazione della polizia, è «già stato innalzato il livello di contrasto» ed infatti gli arresti sono passato dai 41 dello scorso campionato ai 128 di quello attuale. «Si tratta di tifosi - ha detto Pansa - che io definirei in realtà delinquenti». Ma questo non basta., ha aggiunto. «Bisogna fare ancora di più» e per questo verranno individuate «in tempi brevi» nuove misure. Il capo della polizia ha poi rivolto un «saluto affettuoso ai nostri feriti coinvolti negli incidenti» di sabato e ha espresso «riconoscenza» ai reparti mobili, impegnati nell'ordine pubblico sia allo stadio sia in occasione delle altre manifestazioni di piazza «per il lavoro che fate e per come lo fate».
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