Fino a gennaio 2017 quando al professionista arrivò la lettera di un avvocato con la richiesta di riconoscere il figlio concepito a Bologna nel 2001, dal rapporto con l’allora 19enne. Una richiesta rigettata dall’interessato, finito però a processo con il tribunale di Bologna a disporre il test del dna. Nei giorni scorsi è arrivata la risposta: è lui il padre del ragazzo ora 17enne. Il tribunale emiliano stabilirà il risarcimento che il papà dovrà versare anche in forma retroattiva alla mamma: circa 100 mila euro.
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