La donna è stata soccorsa e trasferita subito in rianimazione dove è in imminente pericolo di vita.
Il racconto di Carmine Fiore, caporeparto del servizio di ambulanze dell'ospedale più grande del Mezzogiorno. «Ero nel gabinetto del mio ufficio quando dalla finestra ho visto la donna: aveva una mano alla gola dal quale sgorgava sangue. Con l'altra mano mi faceva segno di non guardarla. Mi sono precipitato nel viale e con l'aiuto di un'infermiere l'abbiamo bloccata e le abbiamo tamponato sulla giugulare per evitare che perdessa altro sangue. Solo dopo averla bloccata ci siamo resi conto che aveva un coltello conficcato nel petto. E' stata una scena terribile. Poi l'abbiamo portata di corsa alpronto soccorso e da lì è stata trasferita in sala operatoria. Le sue condizioni sono gravissime».
Il motivo del terribile gesto è da attribuire alla scoperta di aver trasmesso alla sua nipotina l'epatite virale di cui è affetta. E' quanto la donna avrebbe rivelato ai medici del pronto soccorso prima di essere sedata. Il suo complesso di colpa nei confronti della nipotina l'avrebbe indotta a farla finita.
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