Secondo il magistrato, «la situazione probatoria è immutata» e permangono «i gravi indizi di colpevolezza rappresentati nell'ordinanza applicativa della misura cautelare».
Quasi tutti i professori nel corso dell'interrogatorio di garanzia si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per il gip, in questo modo, i docenti non hanno «fornito alcun elemento per poter ritenere sussistente una diversa finalità delle azioni». Il pm titolare del fascicolo, Paolo Barlucchi, aveva dato parere negativo alla modifica della misura, sottolineando lo scambio di favori tra i professori, con interventi sui membri delle commissioni, in modo da agevolare i loro "protetti".
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