È stato così possibile scoprire che i due professionisti, attraverso sette prestanome - tutti indagati -, erano riusciti a incassare notevoli somme di denaro giacenti su libretti di deposito al portatore. Il metodo era ormai collaudato: i prestanome presentavano false denunce di smarrimento del libretto e ne chiedevano poi la duplicazione.
In alcuni casi, per riscattare la somma, sono stati presentati anche falsi testamenti olografi. I colpi in diverse città italiane. L'accusa nei confronti delle persone denunciate è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.
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