La procura contesta a Scajola la detenzione di materiali coperti da segreto, l'ex ministro si difende spiegando che i due dossier, relativi al G8 di Genova e a Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalla Nuove Brigate Rosse nel 2002, non avevano classificazione di riservatezza e quindi poteva conservarli in modo legittimo anche dopo avere ricoperto l' incarico di ministro dell'Interno.
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