Newthing, richiedente asilo perché perseguitato nel suo paese in quanto omosessuale, era stato fermato una settimana dopo il delitto dai carabinieri. «Dal nostro punto di vista è una sentenza equa - ha commentato l'avvocato Andrea Speranzoni, legale dell'imputato - il mio assistito si è assunto le sue responsabilità, spiegando che c'era stato un litigio tra lui e la vittima».
Terminate le indagini, la pm Scandellari aveva chiesto il giudizio immediato per omicidio volontario. L'imputato era accusato anche di rapina - avrebbe rubato circa mille euro della vittima -, di incendio e del tentativo di distruzione del cadavere: avrebbe cercanto di fare sparire le prove dando fuoco alla casa.
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