Addio ad Aldo Coppola, il parrucchiere delle dive. Inventò il metodo shatush

Aldo Coppola
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Giovedì 21 Novembre 2013, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 13:25

morto stanotte alle 4 nella sua casa di Milano Aldo Coppola, l'hair stylist delle dive. Lo confermano fonti vicine all'azienda. Il parrucchiere ha fondato una catena con centinaia di saloni in Italia e all'estero. Coppola è ritenuto l'inventore dello shatush, la tecinca che consente di schiarire solo alcune zone dei capelli. Da molti anni si era ammalato di cancro.

Aldo Coppola nel mondo della moda era una vera e propria star. È stato il fondatore e il direttore creativo della società che porta il suo nome, famosa nel mondo per l'hair styling, e protagonista internazionale di campagne di moda, di acconciatore di divi, di copertine di magazine.

La collaborazione con l'Orèal e l'apertura dei suoi tre noti saloni milanesi (storico quello in via Manzoni, nel cosiddetto Quadrilatero della Moda) incrementò la sua notorietà e dagli anni '90 aveva realizzato una rete di franchising che oggi conta decine di affiliati, e a cui aveva poi fatto seguito la fondazione della sua accademia con sede a Milano e Mosca.

A 15 anni aveva vinto il primo campionato italiano dell'acconciatura femminile. Da allora non ha mai smesso di inventare, plasmare, lanciare mode, dettare tendenze. Nei suoi saloni o sotto le sue forbici è passato chiunque contasse davvero: premi Oscar, top model, politici, first lady. Qualche nome? Sophia Loren, Naomi Campbell, Donna Jordan, Monica Bellucci, Linda Evangelista, Sophia Loren, giusto per citarne alcuni. Anche se la testa che aveva amato di più, confessava in una recente intervista, era quella dell'attrice francese Anouk Aimèe.

Aveva iniziato a lavorare quando ancora non esistevano i becchi d'oca e si usava la retina per asciugare i ricci fissati con le forcine. Aldo si riteneva fortunato, vinceva tutti i concorsi e tante, troppe idee gli ronzavano in testa. E molte, quasi tutte, le avrebbe realizzate. Si fece subito notare inventando pettinature da sogno. La passione per l'ideazione di acconciature fantastiche si concretizzò nei primi anni settanta, quando iniziò a collaborare con alcuni settimanali femminili. Nel 1961, Biki lo chiamò a pettinare le modelle che avrebbero sfilato a palazzo Pitti, a Firenze. Ma in pochi anni, i suoi capelli sarebbero caduti sugli abiti di Armani, di Versace, di Ferrè, di Valentino, di Moschino e di tutti i più importanti stilisti di haute couture.

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