Papa Francesco a distanza di quattro giorni dal discorso all'Europa fatto a Marsiglia davanti a Macron sulla necessità di affrontare unitariamente, in modo compatto, il fenomeno migratorio ed evitare iniziative sparse, alla rinfusa e poco rispettose dei valori europei (“siamo ad un bivio di civiltà”) all'udienza del mercoledì ha incalzato ancora Bruxelles. «L'Europa ha bisogno di ritrovare passione ed entusiasmo». Poi ha aggiunto: «e a Marsiglia posso dire che li ho trovati (…) Ringrazio tutti e il presidente della Repubblica, che con la sua presenza ha testimoniato l'attenzione della Francia intera all'evento di Marsiglia» ha detto riferendosi ai dialoghi sul futuro del Mediterraneo che hanno radunato nella città francese gli episcopati di tutte le nazioni bagnate dal mare ormai divenuto “cimitero di migranti”.
Un passaggio, quello fatto all'udienza, che va letto nel tentativo della diplomazia vaticana di aiutare le cancellerie europee a trovare una risposta collegiale alla questione migratoria evitando l'isolamento e la solitudine delle nazioni rivierasche, terra di primo approdo, come l'Italia, la Grecia, Cipro, la Spagna.
Le parole del Papa vanno ad aggiungersi – quasi fossero un assist - agli sforzi della premier Giorgia Meloni che con Bergoglio ha affrontato l'argomento in diversi momenti. Bergoglio stamattina ha ripetutto che “«Le nostre società ammalate di individualismo, di consumismo e di vuote evasioni hanno bisogno di aprirsi, di ossigenare l’anima e lo spirito, e allora potranno leggere la crisi come opportunità e affrontarla in maniera positiva».
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Tornando da Marsiglia, in aereo, ai giornalisti Francesco aveva confessato che la sua linea non la considerava fallimentare visto che oggi «c’è coscienza del problema migratorio». Ci sono casi però, ha aggiunto, che sono «brutti, dove i migranti sono mandati indietro come palline da ping pong e finiscono nei lager, finiscono peggio di prima e finiscono schiavi». Papa Francesco ha chiarito che i migranti vanno «accolti, accompagnati, promossi e integrati» e se non possono essere integrati nel Paese di arrivo, siano integrati in quello da cui provengono per non farli cadere nelle mani dei trafficanti.
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