Stretta sì, ma come? Ancora non è dato sapere se la spunterà l'ala rigorista, che vorrebbe l'Italia in zona rossa dal 24 al 7 gennaio, o quella più permissiva, che spinge per una staffetta di colori. Tra oggi e domani gli italiani sapranno cosa potranno e non potranno fare durante queste feste natalizie. Tutti in attesa del nuovo dpcm di Giuseppe Conte.
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Il punto di mediazione potrebbe arrivare con una zona rossa estesa a tutta l'Italia nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l'1, 2, 3 gennaio).
Se passasse questa linea, calendario alla mano, non ci resta che consultare giorno per giorno.
19-23 dicembre - Qualcuno spinge per anticipare la stretta già a partire dal prossimo weekend, ma sembra che il Premier Conte sia tutt'altro che convinto.
Dal 24 al 27 dicembre: zona rossa. Un lockdown in piena regola, come quello della scorsa primavera. Negozi, bar e ristoranti chiusi. Aperti alimentari, farmacie, i tabacchi, edicole e librerie. Vietato spostarsi all'interno del nostro Comune se non per motivi di salute, lavoro o urgenza (con l'autocertificazione). Si potrà andare a messa ma no a pranzi o cene con i parenti se non con il nucleo convivente. Al vaglio però una deroga per allargare a non più di due congiunti stretti. Consentito uscire per assistere una persona non autosufficiente o per fare attività motoria e sportiva.
28-30 dicembre - Si torna ad una maggior libertà, quindi alle restrizioni del dpcm dal 4 dicembre al 15 gennaio.
1-3 gennaio - Si ritorna, ancora una volta, alla zona rossa con le medesime restrizioni, quindi, previste per i giorni di Natale.
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Dal 4 al e 6 si dovrebbe tornare ad una maggior libertà. Ma il condizionale resta d'obbligo. I dati che arrivano dalla curva dei contagi non consentono di esultare e l'ipotesi di una Italia completamente rossa prende quota.