Santanché, indagato un avvocato di Milano: avrebbe falsificato la firma del ministro per accedere agli atti dell'indagine Visibilia

Il ministro del Turismo è parte offesa nella vicenda. Sentita dalla Procura, ha disconosciuto la firma e negato di aver mai dato mandato al legale

Santanché, indagato un avvocato di Milano: avrebbe falsificato la firma del ministro per accedere agli atti dell'indagine Visibilia
di Riccardo Palmi
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Sabato 9 Settembre 2023, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 18:30

Colpo di scena nel caso Visibilia. La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura, ieri ha perquisito lo studio legale di un avvocato indagato per falso e sostituzione di persona.

Avrebbe tentato di acquisire illegalmente copia degli atti del fascicolo sul gruppo Visibilia, in cui è indagata Daniela Santanchè. In questa vicenda, il ministro del Turismo è parte offesa: a sua insaputa, a luglio, il legale avrebbe cercato, falsificando la sua firma, di impossessarsi di atti che attestavano l'esistenza dell'inchiesta, allora ancora non ufficiale. L'indagine è coordinata dalla pm Maria Gravina e dall'aggiunto Laura Pedio, con la supervisione del procuratore Marcello Viola, già titolari delle inchieste su Visibilia.

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I fatti

All'inizio di luglio, in Aula, Santanché aveva affermato di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e di aver dato mandato ai suoi legali di verificare (ricevendo risposta negativa) l'esistenza di una sua iscrizione nel registro degli indagati. In quei giorni, nell'ufficio della pm Gravina era stata depositata una nuova richiesta di accesso agli atti firmata dalla ministra. Richiesta che, data la delicatezza della vicenda, era poi passata anche sul tavolo di Viola. Dopo un confronto con alcuni atti originali di Visibilia con la firma di Daniela Santanché era emersa però una differenza con la sottoscrizione apposta dall'istanza.

Da lì le verifiche dell'indirizzo di posta elettronica da cui era partita la richiesta: l'intestatario era un avvocato milanese, di uno studio associato a pochi passi dal palazzo di Giustizia, sul cui nome c'è stretto riserbo e che ieri è stato perquisito. Santanchè, sentita dalla Procura a luglio, aveva già disconosciuto la firma e negato di aver dato l'incarico all'avvocato, che ora si trova indagato per falso e sostituzione di persona. Accuse che, nel corso delle indagini, potrebbero anche cambiare.

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