Pasqua e Pasquetta all'insegna del buonsenso, con Green pass e mascherine: è quello che chiedono gli esperti e i virologi, perché il Covid non ha allentato la presa sull'Italia. I dati del bollettino di ieri (62.037 i contagi registrati in 24 ore, con 155 morti) confermano i timori di quanti affermano che il picco del virus non è ancora arrivato. E va ricordato che restano in vigore anche durante le festività pasquali le norme stabilite dal governo, che si traducono in: obbligo di Green pass e mascherine al chiuso, nei locali e sui mezzi pubblici. Con le mascherine da portare obbligatoriamente anche all'aperto durante le processioni.
Obbligo di mascherina, dunque, che il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, riassume così: «A Pasqua via la mascherina solo per la pastiera. Sapendo che abbiamo migliaia di contagi, io devo fare lo slalom perché ci sono centinaia di positivi intorno a noi».
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Le regole al ristorante, bar, albergo e piscina
Fino al 30 aprile va ricordato che sono in vigore le norme per il contenimento dell’epidemia da Covid 19, quindi rimangono gli obblighi di certificazione verde in molti luoghi, e resta prescritto anche l'uso di quel particolare tipo di mascherina più efficace nel fermare il virus della "chirurgica": la Ffp2.
Super green pass: dove serve
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere (anche all’interno di strutture ricettive) al chiuso
- spogliatoi e docce
- convegni e congressi
- centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso
- feste, comprese quelle dopo le cerimonie
- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
- sale da ballo e discoteche
- cinema, teatri, palazzetti dello sport
- strutture sanitarie
Green pass base
- bar e ristoranti al chiuso
- concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati
- colloqui in carcere
- spettacoli all’aperto
- stadi
- aerei
- treni
- navi e traghetti (esclusi i collegamenti nello Stretto di Messina e con le Isole Tremiti)
- pullman turistici oppure che effettuano i collegamenti tra regioni.
Dove non serve il Green pass
- alberghi: è possibile soggiornare negli alberghi e nelle altre strutture senza avere il Green pass. I clienti che alloggiano negli alberghi e nelle strutture possono accedere a bar, ristoranti, palestre e piscine, centri benessere senza il green pass base. Chi non alloggia negli alberghi, invece, deve esibire il Green pass base per tutti i servizi che si trovano all’interno
- negozi
- uffici pubblici
-uffici postali
-banche
In tutti questi luoghi resta obbligatorio indossare la mascherina ed evitare gli assembramenti.
Mascherine chirurgica
In tutti i luoghi al chiuso fino al 30 aprile è obbligatoria la mascherina chirurgica.
- discoteca: la mascherina può essere tolta al momento del ballo
- bar e ristoranti: deve essere indossata quando non si è al tavolo
Dove è obbligatoria la mascherina Ffp2
- aerei
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
- treni
- pullman turistici oppure per il collegamento di regioni diverse
- autobus, metropolitane, tram, scuolabus
- funivie, cabinovie e seggiovie con cupola paravento
- cinema, teatri, sale da concerto, competizioni sportive all’interno dei palazzetti dello sport
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— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) April 6, 2022
Dopo due anni di stop a causa delle restrizioni anti Covid, torna nei Comuni italiani la tradizione dei riti pasquali.
Ad oggi la mascherina è necessaria all'aperto solo in caso di assembramenti, mentre sull'obbligo al chiuso, che è ancora in vigore, il governo deciderà dopo le feste, come ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza. «Ora le mascherine sono essenziali. Dopo Pasqua faremo una valutazione e decideremo sul loro utilizzo, ma in questo momento raccomando di usarle quando ci sono rischi perché la circolazione virale è ancora molto alta».
Intanto al Centrosud - dall'Abruzzo alla Sicilia - diversi sindaci hanno deciso di ristabilirne l'obbligo per i «facchini» e i coristi, che in alcuni comuni dovranno anche sottoporsi al tampone o mostrare il Green pass rafforzato. Il primato per le misure più restrittive finora va a Prezza (L'Aquila): un piccolo focolaio nella comunità parrocchiale ha spinto il prete ad annullare la processione. A Sulmona, invece, il sindaco ha imposto la mascherina all'aperto per seguire la processione del Cristo Morto e la «corsa» della Madonna. Sempre in Abruzzo a Lanciano (Chieti) mascherina obbligatoria per assistere a tutti i riti. «C'è una recrudescenza del Covid, serve prudenza», ha detto il primo cittadino. Stessa decisione a Gubbio (Perugia), per prevenire «un'evoluzione negativa» dell'epidemia. In Campania, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha firmato un'ordinanza che impone il volto coperto per la processione del Cristo morto. A Sorrento (Napoli) la mascherina dovranno indossarla, sotto al costume, anche gli incappucciati che sfilano il Venerdì santo.
In Molise, a Campobasso, i cantori del Venerdì santo oltre alla mascherina dovranno avere anche il Super green pass.
In Sicilia, torna la sfilata dei Misteri di Trapani: durerà 24 ore come da tradizione, ma con percorsi più brevi causa Covid e l'obbligo di mascherina. A Ragusa i portatori, oltre a coprire naso e bocca con una Ffp2, dovranno presentare l'esito negativo del tampone. In tutta l'isola quest'anno non ci saranno i fuochi d'artificio, come chiesto dalla Conferenza dei vescovi siciliani nelle scorse settimane: «Non si possono sparare i fuochi mentre in Ucraina le persone sono atterrite dal suono delle sirene e uccise dalle bombe». Da qui l'invito dei vescovi a convertire la spesa per i fuochi in aiuti ai profughi.
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