Il Premio Lucio Colletti quest'anno andrà a Gianni Letta, per la sua capacità di creare ponti, la cerimonia in Campidoglio

Il Premio Lucio Colletti quest'anno andrà a Gianni Letta, per la sua capacità di creare ponti, la cerimonia in Campidoglio
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Sabato 2 Dicembre 2023, 15:44

Quest'anno a ricevere il premio Lucio Colletti 2023 - in Campidoglio nella Sala Calcagni giovedì 7 dicembre alle ore 16,30 - ci sarà anche Gianni Letta, ex segretario del Consiglio dei ministri, uomo di dialogo e rara umanità. È questo un appuntamento che è ormai divenuto tradizionale in Campidoglio a fine anno. Il premio, che ha lo scopo di ricordare e fare memoria del filosofo Lucio Colletti, uomo del quale è noto non solo l’impegno culturale ma anche quello politico e civile, fu istituito dall’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati su iniziativa del Centro Studi Lucio Colletti nell’ormai lontano 2005, a quattro anni dalla scomparsa del filosofo avvenuta nel novembre 2001.

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Il premio «che è e vuole continuare ad essere un inno alla libertà, al coraggio e al rigore morale nel segno di Lucio Colletti che fu, sopra ogni cosa, un uomo libero» – come ebbe modo di dire il professor Carlo Monaco che anche quest’anno aprirà la cerimonia, allievo e amico di Colletti e che fu a lungo docente di Storia e Filosofia all’Università Alma Mater di Bologna e all’Università Carlo Bo di Urbino – viene insignito a personalità che eccellono ciascuna nel proprio campo.

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L’ambito riconoscimento consiste in una scultura dell’artista Federico Capitani.
Il premio 2023 sarà assegnato a: Massimo Borghesi professore di Filosofia morale, Raimondo Cubeddu professore di Filosofia politica, Stefano Di Stazio pittore, Anna La Rosa giornalista, Gianni Letta già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Valerio Orlando già presidente della Società italiana di Biofisica e Biologia molecolare, Bruno Roberti professore di Istituzioni di regia e sceneggiatura, Maria Cristina Terzaghi professoressa di Storia dell’arte.

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A consegnare le sculture sarà Fauzia Gavioli Colletti, moglie del filosofo scomparso, che è presidente e animatrice del Centro Studi.

E si deve proprio alla presidente del Centro Studi se il premio ha portato sotto i riflettori in questi anni personalità non solo del mondo filosofico e politico, ma anche di quello scientifico e giornalistico oltre che del settore artistico e culturale. Viene così messa in luce e sottolineata la poliedrica figura di Colletti, del quale si ricorda non solo la centralità nel pensiero filosofico italiano e internazionale del Novecento, ma anche l’intensa attività politica e pubblicistica. Sono state e continuano ad essere insignite del riconoscimento personalità che hanno dato e danno lustro al nostro Paese, con particolare attenzione alla città di Roma nella cui Università La Sapienza Colletti svolse in gran parte la sua attività scientifica.

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