Comunali Roma, Calenda-Gualtieri-Michetti-Raggi: i candidati sindaco a confronto al Messaggero. Rifiuti, buche e fondi per Roma i temi forti

Comunali Roma, Calenda-Gualtieri-Michetti-Raggi: i candidati sindaco a confronto al Messaggero. Diretta
di Giuseppe Gioffreda
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Mercoledì 22 Settembre 2021, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 13:11

Elezioni comunali a Roma. A poco meno di due settimane dal voto del 3-4 ottobre, Il Messaggero ha ospitato l'incontro tra i quattro principali candidati alla poltrona di sindaco della Capitale. Carlo Calenda, Roberto Gualtieri, Enrico Michetti, Virginia Raggi: quattro pretendenti allo scranno più alto in aula Giulio Cesare, quattro visioni di Roma e del suo futuro. Al centro del confronto le idee e i programmi in vista dell'appuntamento elettorale. Un faccia a faccia (trasmesso in diretta streaming) incentrato su alcuni dei temi forti della campagna: a partire dai rifiuti, passando per la manutezione stradale, ma anche il turismo, i poteri e i fondi per la Capitale, la città a misura di donna. Spazio infine anche alle strategie dei candidati in vista di un possibile ballottaggio e all'idea della squadra di governo dei singoli competitor. L'incontro è stato moderato da Massimo Martinelli, direttore de Il Messaggero, Ernesto Menicucci, capo Cronaca, e Barbara Jerkov, capo del Politico.

Sindaco Roma, la diretta dell'incontro

Le priorità in caso di elezione

Calenda «Subito un piano di pulizia straordinario da 38 milioni. Poi verificare lo stato delle metropolitane. Il punto centrale è il decoro urbano. Inoltre il problema rifiuti va chiuso: raddoppiare il termovalorizzatore di San Vittore. Vogliamo rimettere i netturbini di quartiere. Puntiamo a una Roma pulita e con servizi funzionanti».

Gualtieri «Pulizia straordinaria della città, potatura degli alberi. Riorganizzeremo Ama, puntando a un'azienda di quartiere. Roma non può inoltre perdere gli investimenti del Pnrr. Ci sono inoltre 400 case Ater da assegnare. Poi realizzaremo un Centro giovani per ogni quartiere, per co-working e incontro».

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Michetti «Roma riparta dalle periferie. Faremo un assessore alle periferie per ricurire il territorio. E tra le altre cose avvieremo inoltre una task force per lo smaltimento dei condoni e le affrancazioni».

Raggi «Serve un tavolo operativo con il settore produttivo della città su Pnrr e prossimo Giubileo. Poi daremo continuità con il lavoro fatto finora: ad esempio, sul fronte rifiuti, sono in arrivo i nuovi netturbini. Sono arrivati anche i nuovi camion di Ama che, insieme al nuovo personale, faranno proseguire la pulizia della città. E poi arriveranno le nuove 5 linee di tram». 

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Il comparto per aumentare il benessere di Roma

Calenda «La cultura. Bisogna concentrare i musei al Campidoglio. Al momento c'è troppa dispersione. E poi investire sull'università. Puntiamo a sviluppo e mantenimento degli investitori attuali sulla Capitale».

Gualtieri «Noi proponiamo un grande patto per lo sviluppo con il sistema produttivo ed economico. Roma deve essere un grande polo dell'audiovisivo. Roma sia città creativa, per sostenere le imprese del settore. Ci sono poi i grandi temi dell'aerospazio e della finanza». 

Michetti «Roma Capitale merita i poteri da capitale. Serve collaborazione istituzionale con Governo e Regione. E poi bisogna puntare sulle infrastrutture. A partire dalle metropolitane,  dalla chiusura dell'anello ferroviario. Bisogna riqualificare la linea Roma-Lido. Chi farà per primo le infrastrutture avrà un vantaggio competitivo». 

Raggi «Le imprese non fuggono più da Roma, ma stanno arrivando. Roma può essere un incubatore di innovazione, diventerà la Capitale digitale d'Italia».

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Roma e le donne

Calenda «Roma è una città insicura. Abbiamo un piano per l'estensione dei centri anti-violenza e della rete di supporto, a partire dagli asili nido».

Gualtieri «Roma non è una città per donne. Al primo punto del nostro programma c'è la necessità di lavorare su questo punto. A partire dalla parità salariale. Poi c'è la questione dell'organizzazione della città. La nostra idea di città dei "15 minuti" è questo: più sostegno sociale, ma anche per il lavoro. Servono centri anti-violenza e bisogna sostenere i luoghi delle donne. E poi disponibilità e sicurezza dei trasporti».


Michetti «Roma mal si concilia con la donna. Gli asili nido devono assicurare posti a tutti e se ne deve occupare il Comune.

Altra cosa: attiveremo un albo delle tate per la qualità e l'affidabilità della persona. Inoltre bisogna lavorare sulla sicurezza».

Raggi «Sono la prima sindaca donna da 2.700 anni dalla fondazione di Roma, è un dato».  Per fare di Roma una città per donne bisogna lavorare su 4 settori: violenza sulle donne, cura della persona, sicurezza e incoraggiamento al lavoro. Ricordo ai miei avversari un dato che penso sia sfuggito: abbiamo aperto un centro antiviolenza per ogni Municipio, e abbiamo triplicato i posti di assistenza per le donne maltrattate, anche se tutto questo non è sufficiente, nel secondo mandato raddoppieremo gli sforzi».

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Ballottaggio, possibili accordi al secondo turno?


Calenda «Se non dovessi arrivare al ballottaggio non darò alcuna indicazione ma sono sicuro di arrivarci. Ho una sola lista civica e la maggior parte dei candidati non sono mai stati iscritti a un partito. Mi rivolgo ai romani di destra, sinistra e centro, i romani saranno liberi se questo non dovesse accadere, non chiedo a chi vota per una lista civica di votare poi per un partito».

Gualtieri «Non farò accordi al ballottaggio. Chiederò agli elettori degli altri candidati di sostenere il nostro programma. Eserciterò il mio mandato di sindaco con autonomia. Andrò con Michetti ma non farò mai attacchi di tipo personale, ma le forze che sostengono Michetti sono forze contro il Governo Draghi, contro l'Europa, contro il Green pass, e Roma non può essere governata da questa classe dirigente».».


Michetti «L'unico accordo che farò sarà con i cittadini di Roma. La campagna elettorale per quanto mi riguarda è all'insegna della massima collaborazione, l'unico interesse è riuscire a fare qualcosa per la città, io sono di estrazione civica e quello che mi interessa è che i cittadini tornino a votare in maniera massiccia».

Raggi «Io ho già fatto un accordo con i cittadini nel 2016. Ora siamo in ascesa. Io sono l'unico argine alle destre e alla criminalità, sono stata l'unico sindaco che ha preso di faccia la criminalità, questo non era stato affrontato da altri partiti che ci hanno preceduto. In questi cinque anni ho avuto modo di ricostruire la macchina amministrativa e ho portato la città fuori dalla pandemia».

 

I rifiuti: quale strategia adottare?

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Calenda «Bisogna raddoppiare il termovalorizzatore di San Vittore. La situazione è al caos: parole d'ordine termovalorizzatori e spazzini in strada».

Gualtieri «E' sbagliato pensare di creare un nuovo termovalorizzatore a Roma. Servono invece impianti moderni. Riproponiamo poi un nuovo assetto di Ama: un'Ama di municipio. I cassonetti devono gradualmente sparire. Ci vogliono ancora due anni per raggiungere il 50% di differenziata. Bisogna combattere l'evasione Tari: abbattendola la tariffa si può ridurre».

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Michetti «Un piano rifiuti esiste dal 2012. Va osservato. Nessun pregiudizio su alcun tipo di impianto. Ne servono tanti per il trattamento. Vanno scelti in base alle necessità: vanno fatti quelli che servono, con coraggio. Abbiamo poi bisogno di una discarica di servizio». 

Raggi «C'è un piano industriale di Ama operativo: nuovi netturbini, nuovi mezzi, altri cassonetti. E poi stanno arrivando gli impianti: il processo di riorganizzazione Ama è in corso. Abbiamo dovuto finora sanare i buchi di bilancio lasciati dalla precedenti amministrazioni. In Lombardia gli impianti ci sono. Nel Lazio i Comuni non sanno dove portare l'immondizia perché non ci sono impianti e discariche. Ed è competenza della Regione».

Strade e buche, quale piano?

Calenda «Raddoppiare gli investimenti. Prevediamo di fare una centrale unica per riordinare gli appalti per la viabilità, lasciando ai Municipi le funzioni di controllo. Servono contratti più lunghi, con società più grandi».

Gualtieri «Spendiamo poco e male sulla manutenzione: bisogna portare a 80 milioni quella ordinaria, a 120 milioni quella straordinaria. Bisogna evitare il meccanismo del "tappetino" che copre le strade malandate, ma non risolve il problema». 

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Michetti «Serve una verifica puntuale dello stato dell'arte. Gli investimenti poi vanno fatti: la manutenzione deve essere ciclica. Pianificare quella ordinaria e straordinaria per tornare alla normalità. La programmazione va fatta in base alle priorità, curando poi la fase esecutiva».

Raggi «Abbiamo rifatto in 5 anni 800 chilometri di viabilità. I Municipi sono stati finanziati con 20-30 milioni cadauno dando loro capacità di spesa. Molti le strade le hanno rifatte. Ma quelli a guida Pd (primo e secondo), hanno preferito fare altro. I municipi devono spendere meglio. Siamo pronti a commissariare i municipi inadempienti. Servono 250 milioni l'anno circa. Con poteri e fondi da Capitale potremo moltiplicare gli interventi».

L'appello finale dei candidati

Calenda «Ho fatto un lavoro lungo e duro rispettando la città, conoscendola a fondo. Ho un programma profondo. E, soprattutto, sono indipendente. La giunta sarà costituita con i criteri di indipendenza e competenza. La renderò nota prima del ballottaggio».

Gualtieri «Da ministro ho fatto meno annunci e più fatti: portando a casa, tra l'altro, il Pnrr, l'assegno unico... Ci metterò la stessa passione, ci metterò l'esperienza. Includerò le migliori forze della nostra città. In giunta sceglierò i migliori e i più bravi per dare una squadra all'altezza di Roma. La renderò nota strada facendo verso il ballottaggio».  

Michetti «Chi vuole collaborare dovrà farlo con rispetto, educazione, stile. Roma ha bisogno di persone perbene, serie e che hanno voglia di fare. Sentendosi orgogliosi di essere romani. Con senso di responsabilità. La parola d'ordine è collaborazione».

Raggi «Mi ricandido per dare continuità al lavoro fatto. E' stato un lavoro non semplice e spesso poco visibile. Oggi abbiamo i conti in ordine, abbiamo ripreso a fare le gare, l'economia è tornata a girare. Abbiamo pianificato: questa è la strategia per portare Roma nel futuro. Sulle infrastrutture abbiamo programmato e in parte finanziato».

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