Coprifuoco alle 23, da lunedì si svolta. Verso via libera ai ristoranti al chiuso fino alle 18

Coprifuoco alle 23, da lunedì si svolta. Verso via libera ai ristoranti al chiuso fino alle 18
di Marco Conti e Mauro Evangelisti
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Lunedì 17 Maggio 2021, 00:29 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 09:56

Dall’11 ottobre non si registravano così pochi casi positivi in Italia mentre il dato dei decessi nelle ultime 24 ore (93) non era così basso da sette mesi a questa parte. Al di là delle oscillazioni legate al week-end, anche la media settimanale è in forte ribasso e alla fine sono i numeri a decidere sul coprifuoco. Lo scenario sul quale si pronunceranno i partiti di maggioranza, rappresentati nella cabina di regia che oggi si riunirà con il presidente Mario Draghi, va verso un innalzamento dell’ora del coprifuoco già tra una settimana (alle 23, ma non è escluso che si possa andare alla mezzanotte, come chiede il centrodestra). 

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FATTORE TURISMO
Ma la vera svolta è che ormai tutto il governo è consapevole che dal primo giugno (o dal 2, se si vorrà scegliere una data simbolica) il coprifuoco, con questo andamento dell’epidemia, potrà essere rimosso, anche perché altrimenti pensare di fare ripartire il turismo sarebbe poco ragionevole: i cittadini di altre nazioni europee non prenoteranno mai una vacanza in Italia sapendo che alle 23 o a mezzanotte tutto chiude e, allol stesso modo, anche i nostri connazionali fuggiranno verso Grecia e Spagna se avranno la garanzia che a Mykonos o a Formentera troveranno maggiore libertà.

Via libera, da inizio giugno, anche all’attività di bar e ristoranti al chiuso e al caffè al bancone dei bar: il Ministero della Salute è per una ripresa graduale, fino alle 18, altri premono perché siano consentite anche le cene.

Che il vento sia cambiato, grazie al buon andamento dei numeri e alla parallela accelerazione dei vaccini (ora siamo arrivati alle 500 mila iniezioni al giorno), lo dimostra anche l’apertura confezionata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, solitamente molto prudente. Ieri è andato al Foro Italico, agli Internazionali di tennis e ha spiegato: «È bello rivedere il pubblico in sicurezza ad una manifestazione sportiva. Possiamo proseguire con ragionata fiducia verso le graduali riaperture delle altre attività, mantenendo la necessaria prudenza. Con dati in miglioramento possiamo allentare e poi superare il coprifuoco».

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Ecco, sentire Speranza che parla di «superare il coprifuoco» è il segnale che qualcosa è cambiato. Ha aggiunto: «Questo è possibile grazie alle misure adottate in questi mesi e ai comportamenti corretti della stragrande maggioranza delle persone e, naturalmente, grazie alla campagna di vaccinazione». Ora che sembra scampato il pericolo di una ripresa dei contagi dopo le parziali aperture del 26 aprile quando sono tornate le zone gialle, c’è un’altra serie di attività che ripartirà e su cui oggi la cabina di regia dovrà dettare i tempi. I centri commerciali premono per ripartire anche nei fine settimana (possibile già dal prossimo o in quello successivo), mentre per il wedding, vale a dire per i matrimoni con relativi banchetti, la data ipotizzata del 15 giugno potrebbe essere anticipata, anche se sarà chiesto agli invitati di mostrare il green pass che significa, in pratica, certificato vaccinale o, in alternativa, tampone eseguito nelle ultime 48 ore o certificato medico che attesti la guarigione da Covid-19. Il calendario prevede anche ripartenza dei congressi e dei parchi tematici dal primo luglio, delle fiere dal 15 giugno, ma non è escluso che si possa decidere di anticipare. Sempre questa settimana sarà siglato l’accordo tra Governo e Regioni sui nuovi criteri con cui si valuta l’andamento dell’epidemia e si decidono i colori. La filosofia di fondo della proposta avanzata dai governatori sarà accolta: per il giudizio finale avranno un peso decisivo l’incidenza (il numero dei casi in rapporto alla popolazione) e i posti letto occupato, sarà calcolato l’Rt ospedaliero, mentre l’Rt sui sintomatici resterà come strumento per vigilare su possibile anomalie del contagio causate, ad esempio, dalla presenza di nuove varianti.

LA PROPAGANDA
Le forze politiche hanno ormai trasformato in argomento di propaganda il tema delle riaperture e si preparano ad intestarsi le scelte che verranno fatte oggi nella cabina di regia e che dovranno comunque passare al vaglio anche della conferenza Stato-Regioni. Tra gli aperturisti (Salvini) e i super-prudenti (Speranza) il compromesso sul coprifuoco è però fatto anche perché i dati sui contagi hanno scatenato una vera e propria corsa dei partiti a chiederne la revoca. Ultimi i Cinquestelle che hanno messo in pista il reggente Vito Crimi per chiedere al governo «l’anticipazione dell’apertura di molte attività e il superamento del coprifuoco alle 22».

Il leader della Lega, che oggi incontrerà a distanza i suoi ministri prima delle riunione della cabina di regia, però è pronto ad alzare ancor più l’asticella non molla e vorrebbe che venissero riaperti «da subito» anche i locali al chiuso. 
 

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