Conte: «Sud avamposto per il rilancio dell'Italia, è momento del riscatto. Sgravi fiscali per 10 anni»

Conte: Sud avamposto per il rilancio dell'Italia, è momento del riscatto
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Venerdì 2 Ottobre 2020, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 09:31

Il Sud come «avamposto per il rilancio dell'Italia» grazie al Recovery Fund che offre una occasione senza precedenti per il «riscatto» del Mezzogiorno, dice il premier Giuseppe Conte alla Fiera del Levante di Bari. 

«Da questo palco si sono sentite molte lodevoli intenzioni, molti apprezzabili propositi che però si sono scontrati con la dura realtà del Sud, che ha visto il Sud allontanarsi ancor di più dalla vita produttiva del Paese. Allora perché oggi deve essere cambiato qualcosa? Oggi ci sono le condizioni per realizzare finalmente una svolta. E il motivo è che non è mai successo che si sia offerta a noi un'occasione unica non solo di incidere sul divario Nord-Sud ma per fare del Sud l'avamposto del rilancio dell'Italia intera», ha detto Conte, spiegando che «i 209 miliardi del Recovery Fund sono senza precedenti, poi ci sono i fondi di sviluppo e coesione, quelli strutturali e i fondi del programma React Eu».
 

Recovery Fund, fonti Ue: accordo verso slittamento a novembre

L'accordo Ue sul Recovery Fund va verso lo slittamento.

La presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione puntava ad una intesa definitiva a metà ottobre, "ma molto probabilmente non si riuscirà a fare perché le discussioni con il Parlamento" sul bilancio , parte del pacchetto, "non sono così avanzate", e perché il capitolo Recovery fund "è bloccato in Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti che prepara gli incontri a livello ministeriale del Consiglio dell'Unione europea, ndr) da 7 Stati, che vogliono prima un accordo con il Parlamento sul bilancio Ue".


E ancora: «Il momento del riscatto del Sud può realizzarsi adesso. L'Italia intera può recuperare la visione e lo status di potenza mondiale, se si riparte dalle regioni del Sud. Nessuno può permettersi di esportare efficacemente le proprie produzioni se non esporta al Sud. Se il Sud cresce alzerà la crescita di Centro e Nord».

«Nessuno può permettersi di mettere in dubbio un impegno politico solennemente assunto. Ben vengano le previsioni attuative ma dobbiamo procedere. Ci manca la capacità di attuare i progetti. Tante volte ho visto decine di miliardi non tradursi in progetti concreti. Dobbiamo evitare gli errori del passato, non possiamo permetterci che anche questa volta tutto finisca nel nulla. E io posso garantire che i nostri progetti non resteranno solo dei "titoli". Questo è un impegno che ho con la squadra di governo, con cui collaboreremo tenacemente».

 

Gli sgravi fiscali



«Da ieri qui al sud è entrata in vigore la "fiscalità di vantaggio". È una misura concreta, importante, che trae origini non da un incentivo o da un favore ma dalla constatazione che fare impresa al sud è più complicato. Con la riduzione del costo del lavoro, che non intaccherà il potere d'acquisto dei lavoratori, creiamo la premessa perché le imprese del Sud possano recuperare il gap competitivo. E, ci siamo già predisposti con la commissione Ue, questa misura deve essere duratura, il nostro orizzonte è decennale e di una misura progressiva».
 

La Sanità



Il premier tocca poi il tema Mes ribadendo che la priorità è un piano per la Sanità. «Sono mesi che mi chiedono del sistema di finanziamento dei progetti per la Sanità. Concentriamo la discussione pubblica sui contenuti del piano e le sue priorità».

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