Barbara Floridia, chi è la nuova presidente della commissione di Vigilanza Rai (che ha avuto la meglio su Boschi e Ricciardi)

Il Movimento 5 stelle inizialmente voleva puntare su Riccardo Ricciardi, ma ha dovuto virare sulla capogruppo in Senato

Barbara Floridia, nuova presidente della Commissione di Vigilanza Rai
di Andrea Bulleri
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Martedì 4 Aprile 2023, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:39

A quasi sei mesi dall'inizio della legislatura, la Commissione di Vigilanza Rai ha finalmente un presidente. Sarà Barbara Floridia, senatrice e capogruppo del Movimento 5 stelle, a guidare l'organo che si occupa di controllare il servizio radiotelevisivo pubblico. E per la prima volta, la Commissione avrà una guida tutta al femminile: ad affiancare Floridia nel ruolo di vice, infatti, ci saranno Augusta Montaruli (Fratelli d'Italia) e Maria Elena Boschi (Italia viva). 

Floridia, 46 anni, messinese, ha ricevuto 39 voti favorevoli su 42 presenti, venendo eletta in linea con i pronostici della vigilia. Un ruolo, quello di presidente della Vigilanza della tv pubblica, che per prassi è riservato all'opposizione: fuori dai giochi il Pd, che si era già aggiudicato la guida del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che vigila sui servizi segreti), restavano in lizza i Cinquestelle e il Terzo polo.

E la scelta, alla fine, è caduta su un'esponente pentastellata, mentre ai centristi di Azione-Iv dovrebbe andare la guida della futura Commissione bicamerale d'inchiesta sul Covid. 

Chi è la nuova presidente

«Lavoreremo e vigileremo affinché venga garantito il pluralismo e l'indipendenza in Rai e tutti i partiti possano avere voce», le prime parole della nuova numero uno della Vigilanza (la seconda donna dopo Rosa Russo Iervolino, in carica dal 1985 al 1987). «È un onore essere eletta presidente. Si tratta di una commissione fondamentale per la democrazia nel nostro paese». Laureata in Lettere moderne, Floridia ha lavorato come insegnante di liceo fino al suo avvicinamento ai grillini, per i quali nel 2017 si candidò a sindaca a Venetico, nel Messinese (non venedo eletta). Poi, nel 2018, l'approdo al Senato, e il progressivo avvicinamento a Giuseppe Conte, del quale viene annoverata come una dei "fedelissimi". 

Il salto di carriera arriva però tre anni più tardi, quando Floridia viene nominata sottosegretaria all'Istruzione del governo di Mario Draghi. Poi la candidatura alle primarie del centrosinistra, per la scelta del nome da schierare per il fronte progressista alle Regionali in Sicilia: Floridia viene sconfitta da Caterina Chinnici, ma l'alleanza salta. Lei, intanto, corre alle politiche. E rieletta in Senato, viene indicata come nuova capogruppo. Carica alla quale dovrà adesso probabilmente rinunciare, forse in favore dell'ex ministro stellato Stefano Patuanelli. 

L'accordo sul nome

Un accordo non scontato, quello che ha portato all'elezione di Floridia. Non è infatti un mistero che il Terzo polo, rimasto finora escluso da tutte le poltrone di peso riservate all'opposizione, puntasse a far propria quella di presidente della Vigilanza. Che avrebbe voluto riservare a Maria Elena Boschi. I pentastellati, però, hanno puntato a fa valere l'accordo siglato con il Pd, che aveva portato all'elezione di Lorenzo Guerini al Copasir: «Noi non abbiamo fatto mancare i nostri voti, voi non potete tirarvi indietro adesso», la linea. La questione si era protratta per qualche mese, perché M5S avrebbe voluto indicare per la presidenza della Vigilanza Riccardo Ricciardi, nome che però risultava indigesto a gran parte della maggioranza. Il rischio per i pentastellati, a questo punto, era che i voti del centrodestra potessero convergere su un candidato del Terzo polo. Dunque, il dietrofront: fuori Ricciardi, dentro Floridia, più gradita anche una parte della maggioranza. Mentre Italia viva si è dovuta "accontentare" della vicepresidenza. 

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