Cala nel Regno Unito il numero dei miliardari per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2007-2008. In tutto sono infatti 171 i paperono inglesi, sei in meno rispetto all'anno scorso. A fare i conti in tasca ai super ricchi in terra britannica è il Sunday Times. Continuano però ad aumentare le loro fortune, nostante risentano anche loro dell'inflazione record sopra il 10%. Ma, come rileva ancora il giornale, fra i patrimoni dei vip più in calo c'è quello del premier conservatore Rishi Sunak e della moglie Akshata Murty, ereditiera miliardaria, businesswoman e figlia di uno dei magnati più ricchi dell'India: in un anno hanno perso oltre 200 milioni di sterline e le loro fortune sono così passate da 730 a 529 milioni.
I dati
La perdita è stata causata dal forte calo subito dalla quota detenuta dalla moglie del primo ministro Tory in Infosys, colosso informatico con sede a Bangalore, co-fondato dal padre della first lady.
La classifica
Nella classifica 2023 del Sunday Times ci sono stati cambiamenti ai primi posti. Scivola dalla seconda alla quinta posizione sir James Dyson, re degli elettrodomestici, scendono dalla terza alla quarta i fratelli David e Simon Reuben, finanzieri londinesi di radici familiari indo-iracheno-ebraiche. Ha subito un drastico crollo, passando dalla 44esima alla 77esima posizione, Sir Richard Branson: la sua fortuna si è contratta di oltre il 40% in un anno, scendendo a 1,79 miliardi di sterline, dopo le grosse perdite del suo impero Virgin.
Inoltre di recente è fallita Virgin Orbit, la società creata dall'imprenditore negli Usa per il business dei lanci spaziali. Secondo Robert Watts, responsabile della Rich List, «quest'anno emerge che un periodo d'oro per i super ricchi è finito». E ha aggiunto: «Non siamo davanti a una crisi, ma ci sono famiglie che hanno perso ingenti somme nell'ultimo anno. Lo scoppio della bolla tecnologica, la fine dei tassi di interesse ai minimi storici e il nervosismo che si insinua nel settore bancario hanno contribuito a quanto successo». Sembra quindi che un periodo di boom anche per i super-ricchi sia giunto al termine, soprattutto dopo l'aumento dei tassi di interesse per ridurre l'inflazione con le conseguenze sul costo del denaro.
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