Silvia Tortora, morta questa notte in una cinica romana a 59 anni, è stata una giornalista televisiva e della carta stampata, aveva lavorato con Giovanni Minoli a “Mixer” e per “La storia siamo noi” e collaborato con il settimanale Epoca.
Silvia era figlia del giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora e della sua seconda moglie Miranda Fantacci. Ha seguito le orme di suo padre, spendendo gran parte della carriera in Rai, occupandosi di ricostruire la storia del nostro Paese. Assieme alla sorella minore Gaia, è sempre stata in prima linea nella difesa delle ragioni del padre, nel corso del processo, che lo vide condannato per associazione camorristica e poi assolto, ma anche dopo la morte. Era suo il soggetto cinematografico del film Un uomo perbene, di Maurizio Zaccaro, dedicato alla figura del giornalista e conduttore, che le è valso nel 1999 il nastro d’argento al Festival di Taormina.
Ha collaborato con Giovanni Minoli a Mixer e dal 2004, sempre con Minoli, al programma “La storia siamo noi”, realizzando varie puntate riguardanti Mia Martini, Renato Vallanzasca, Il Terremoto a San Giuliano di Puglia, Francesco Totti, Vendute (storia di baby prostitute), C'era una volta Portobello, Corrado (il grande inventore della Corrida), La prima vittima (storia di Luigi Calabresi), e Non ci resta che Benigni (storia del comico toscano).
A partire da giugno 2009 ha condotto Big insieme ad Annalisa Bruchi, in onda su Rai3.
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