Finisce lo stallo per il processo sull'omicidio di Giulio Regeni. È l'effetto della decisione della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'art. 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell'imputato, è impossibile avere la prova che quest'ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo.
Giulio Regeni, la sentenza
La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.
Il procuratore Lo Voi: «C'è soddisfazione»
«Grande soddisfazione sicuramente per la possibilità di celebrare un processo secondo le nostre norme costituzionali che restano il faro del nostro lavoro. Per il resto aspettiamo le motivazioni per vedere come procedere sperando di trovare la parte civile al nostro fianco nelle fasi successive». Così il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, commenta la decisione della Consulta sulla vicenda processuale legata all'omicidio Regeni.
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