Red Canzian: «Per una scheggia di legno ho avuto un'infezione da stafilococco, ho rischiato la vita»

Il cantante dei Pooh: "Mi è entrata una scheggia di legno in una mano. Sono caduto per terra il giorno che iniziavano le prove di Casanova"

Red Canzian: «Per una scheggia di legno ho avuto un'infezione da stafilococco, ho rischiato la vita»
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 06:59

Nel 2015 è stato operato al cuore, nel 2018 ha avuto un tumore al polmone e a gennaio è stato ricoverato per un'infezione da stafilococco aureo: «Mi è entrata una scheggia di legno in una mano e ho preso un’infezione - racconta al Corriere della Sera Red Canzian, 71 anni, storico componente dei Pooh - Sono caduto per terra il giorno che iniziavano le prove di Casanova, non riuscivo a stare in piedi, ci ho messo un’ora per arrivare al divano e chiamare i soccorsi. Intanto, avevo febbre e visioni psichedeliche come se fossi drogato. Mi hanno aperto di nuovo il torace, stavo andando in setticemia. Sono finito in rianimazione e, rispetto alle altre operazioni da cui mi ero svegliato lucido, stavo malissimo, vedevo fiori rossi scendere da pareti bianche. Vedevo il parlottare preoccupato dei medici e mi dicevo: rimango così per tutta la vita».

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Ma Red, che ha scritto e prodotto il musical «Casanova Operapop» in scena al Lirico di Milano, è uno che non si butta giù: «Ora sto bene.

In estate, ho fatto 35 concerti ma ho cure per un altro anno e mezzo». Da quando a 16 anni scoprì l'amore per la musica a quel 1973, anno in cui si unì ai Pooh orfani di Riccardo Fogli, sono passati 43 anni e 80 milioni di dischi venduti. Nel 2016 con l’addio di Stefano D’Orazio, che due anni fa è morto di Covid, i Pooh si sono sciolti. «Le cose belle devono avere un inizio e una fine - dice - Ma con Dodi e Roby faremo un evento per il decennale della morte del nostro paroliere Valerio Negrini, e resta un’amicizia di quelle che non hai bisogno di appuntamenti per vederti».

Le storie d'amore

Come Casanova, di amanti e di amori ne ha avuto diversi: Marcella Bella, Patty Pravo, Loredana Bertè, Mia Martini, Serena Grandi. «Con Patty Pravo fu un caso, lei era molto bella, forse ero bellino anch’io. Ma fu solo il bellissimo e breve incontro di due giovani» .

E come conquistò le sorelle Bertè e Martini?
«…Si frequentavano. Ma furono storie diverse, una più fisica, l’altra più intellettuale».

E poi negli Anni ’90 la seconda moglie Beatrice Niederwieser:  «Dal primo momento in cui l’ho vista, mi sono sentito come investito da un camion. Ma lei era incinta e sposata, io ero sposato. Per dieci anni, ci siamo frequentati in coppia, coi rispettivi consorti. Per me, sono stati anni di attesa. Io ti aspetterò parla di quella fase, dice: sarai, vedrai, sarai la mia donna prima o poi. Finalmente, il 19 ottobre 1992 arrivò a casa da me, a Treviso, con suo figlio Philipp. Anche lei aveva capito che era impossibile non stare insieme».

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