Emanuele Pozzolo, sostituito il caposcorta di Andrea Delmastro. I pm: «È un super-testimone»

L'agente è l'unico ad aver visto l'istante in cui è partito il colpo. È un militante Fdi e ex consigliere comunale

Emanuele Pozzolo, sostituito il caposcorta di Delmastro. I pm: «È un super-testimone»
di Federico Sorrentino
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Martedì 23 Gennaio 2024, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 07:43

Era in congedo ordinario dal 4 gennaio ma ieri è stato ufficialmente sostituito, Pablito Morello non è più il caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Lagente è considerato il supertestimone del "caso Pozzolo", in quanto presente alla festa dello scorso capodanno nella sede della Pro Loco di Rosazza, in provincia di Biella, in cui suo genero Luca Campana, un elettricista di 31 anni, è rimasto ferito ad una gamba in modo non grave per un colpo darma da fuoco sparato dalla pistola appartenente al deputato di Fratelli dItalia, Emanuele Pozzolo. A Delmastro è stato assegnato temporaneamente un nuovo caposcorta, sul futuro di Morello dovrà invece decidere il ministero dellInterno che stabilirà se reintegrare lagente altrove con lo stesso incarico.

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Testimone chiave

Luomo, sicuramente presente nella sala dove è stato esploso il colpo, il 4 gennaio è stato interrogato dalla sostituta procuratrice Paola Francesca Ranieri, titolare dellindagine. È stato il giorno in cui è entrato ufficialmente in ferie. Non risulta indagato, a differenza di Pozzolo che è stato anche sospeso dal gruppo parlamentare Fdi, ma la sua testimonianza è ritenuta fondamentale per fare chiarezza sui fatti.
Dalle prime ricostruzioni è emerso che al momento dell'incidente Delmastro era fuori dallo stabile, ad un centinaio di metri dal festeggiamenti; Morello invece avrebbe assistito allo sparo e sarebbe lunico, insieme a Pozzolo e alla vittima, a poter ricostruire lesatta dinamica di quei momenti. Secondo il caposcorta è stato Pozzolo a sparare ma il deputato, indagato dalla Procura di Biella per lesioni aggravate e mancata custodia dellarma, nega di averlo mai fatto. Linchiesta è arrivata dunque ad un vicolo cieco in cui la parola del deputato è contro quella del caposcorta. A dirimere la discordia dovrebbero arrivare i risultati dello stub, il test che rileva i residui da polvere da sparo, eseguito la mattina del primo gennaio su mani e vestiti del parlamentare.
Nei giorni successivi si era saputo che Morello aveva un passato da esponente politico locale nelle file di Fratelli dItalia e unamicizia di lunga data con lo stesso Delmastro, che in quanto sottosegretario ha anche la delega alla Polizia penitenziaria.

Morello fu eletto in Consiglio comunale a Biella nel 2009, dove Delmastro era assessore, e insieme lasciarono quattro anni dopo il Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi per abbracciare Fratelli dItalia. La famiglia Delmastro peraltro avrebbe difeso vari agenti della penitenziaria locale coinvolti in vicende giudiziarie. Per questo le opposizioni avevano protestato, chiedendo le dimissioni del sottosegretario e chiarezza sulle modalità di reclutamento delle scorte.

 

 

La polemica

Sui fatti di capodanno ieri è tornato anche Matteo Renzi. «Sul pistolero di capodanno - sostiene il leader di Italia Viva - Delmastro se va bene è reticente, se va male mente. Io penso che stia facendo entrambe le cose e anche che la Meloni rischia di pagare a caro prezzo limpuntatura sul non volergli togliere la delega alla polizia penitenziaria». Secondo Renzi «non basta ripulire la scena del crimine, fossi in Delmastro verrei velocemente in Parlamento a dire la verità prima che la dica qualcun altro.
 

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