È il racconto, sull'Hollywood Reporter, di Babi Christina Engelhardt, ex modella che fra il 1976 e l'84 ebbe una relazione di otto anni con il regista newyorkese. Allora l'età della maturità sessuale era fissata a 17 anni ma Allen - racconta la donna - non chiese mai la sua età. «Però sapeva che andavo alle superiori», dice la Engelhardt che oggi ha 59 anni e che racconta di quella relazione sulla scia del movimento #Metoo, nato con lo scandalo Weinstein - lo scorso anno - e con le successive denunce a esponenti del mondo di Hollywood, una delle quali, pesantissima, coinvolse lo stesso Woody Allen, accusato dalla figlia adottiva Dylan Farrow di averla violentata. «È cambiato tutto ora, è come se improvvisamente gli altri si aspettassero da me di parlare male di lui». L'ex modella racconta che quello che fino a poco tempo prima era ancora il ricordo, dolce e melanconico, di una relazione positiva ma che ora, dopo il #Metoo, è diventato molto più scomodo.
La Engelhardt non si definisce vittima di quel rapporto: «Non voglio gettare fango su di lui, racconto una storia d'amore che mi ha fatto diventare chi sono. Non ho rimorsi», dice, anche se il divario di età e di potere fra i due potrebbero essere sufficienti per bollare come tossica quella relazione. Negli anni che seguirono la Engelhardt ebbe anche un rapporto artistico, del tutto professionale, con Federico Fellini. «Un giorno Allen telefonò a Fellini, a Roma, e risposi io. Mi disse: mi hai lasciato per Fellini? Meraviglioso!. Era scioccato che fossi in compagnia del suo mito». Oggi Christina Engelhardt è una donna divorziata, madre di due ragazze adolescenti, che vive in un bell'appartamento di Beverly Hills. «Non fraintendetemi, non ho raccontato questa storia per attaccarlo, ma per dare un punto di vista diverso anche al movimento #Metoo, per dare la mia prospettiva. Non voglio in alcun modo attaccare Woody Allen». Il regista ha negato un suo commento sulla vicenda.
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