Luciano De Luca morto all'età di 69 anni, era la “voce” della metro B di Roma

Sempre stato appassionato di tecnologia, ha trasmesso questa passione anche a suo figlio Alessio

Roma, Luciano De Luca morto all'età di 69 anni: era la “voce” della metro B
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Martedì 19 Marzo 2024, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:14

Mercoledi 13 marzo è morto a Roma all'età di 69 anni Luciano De Luca, la voce della metro B. L'uomo era sempre stato appasionato di tecnologia, tanto che era entrato nell'Acotral come perito elettronico. Grazie alla sua voce vista da tutti come “calda e rassicurante” è diventato il simbolo della linea blu.

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Chi era

Luciano De Luca è nato a Roma sotto il segno dell'acquario, l'8 febbraio 1954.

L'uomo viveva nel quartiere prenestino Labicano. Si era diplomato all'isitituto tecnico industriale ad indirizzo informatico Giorgi di Roma e aveva iniziato la sua carriera facendo il professore di elettronica in alcuni isitituti tecnici romani.

La carriera

Nel 1979 era entrato nel reparto Ismv (Impianti speciali e meccanismi vari), il ramo che gestiva gli impianti di biglietteria: si occupava, in sintesi, di riparare le obliteratrici guaste. De Luca aveva vinto il concorso come perito elettronico bandito dall’azienda Acotral, poi diventata Cotral da cui discende Met.Ro, infine fusa con Atac. Appena entrato in azienda, aveva collaborato per l’apertura della metro A di Roma, il 16 febbraio 1980.

La voce della metro B

Gli annunci che si ascoltano nelle stazioni vengono registrati, quello della metro B era stato registrato all'interno degli uffici di De Luca. Il figlio Alessio a Romatoday ha ricordato come era stato realizzato tutto questo: «Mio padre ha registrato i primi messaggi audio di prova per testare e mostrare il suo funzionamento ai suoi superiori. Il sistema funzionava e gli fu chiesto di implementarlo per tutte le fermate dell’allora metro B. I test erano stati registrati “in una sala di registrazione improvvisata nella mia cameretta con un microfono da pochi euro. Quei messaggi erano concepiti come una prova, invece sono stati scelti dalla dirigenza aziendale come la voce ufficiale della metro B. Per tutti i suoi progetti, il suo consulente di fiducia ero sempre io che ho ereditato da lui la passione per l’informatica da quando “giocavamo” insieme programmando il Commodore 64 che mi ha regalato e, prima ancora, un suo Texas Instrument TI/99-4°».

La targa in suo onore

Il figlio ha raccontato di un episodio al quanto particolare che riguardava la metro B1, aperta nel 2012: «Nel frattempo in casa ci eravamo dotati di strumentazione più professionale, come un microfono a condensatore e scheda audio, che decidemmo di utilizzare per le nuove registrazioni. La loro resa sui particolari altoparlanti installati nelle banchine non è piaciuta e si è tornati ad utilizzare il vecchio microfono da pc da pochi euro degli anni '90».Quando è andato in pensione, nel marzo del 2019, i suoi colleghi l’hanno voluto omaggiare con una targa: “The Voice of Subway”.

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