Giuseppe Cederna, attore di "Mediterraneo" lavora come cameriere su un'isola greca (come nel film): «Legame viscerale»

Nella pellicola di Gabriele Salvatores, vincitrice dell'Oscar nel 1992, interpreta l'attendente Antonio Farina, che si innamora della prostituta Vassilissa

Giuseppe Cederna, attore di "Mediterraneo" lavora come cameriere su un'isola greca (come nel film): «Legame viscerale»
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Lunedì 10 Luglio 2023, 19:22 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 20:41

Nel film "Mediterraneo" interpretò Antonio Farina, uno degli otto soldati italiani dimenticati su un'isola greca durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi quella vita gli appartiene davvero: Giuseppe Cederna, professione attore e scrittore, per un periodo dell'anno lavora come cameriere in un ristorante a Karpathos, un'isoletta del Mar Egeo. «Lo so, sembra assurdo, a volte viene da ridere anche a me», racconta Cederna al Corriere della Sera.

Roma, cameriere serve gli antipasti e dice: «Il Pos non funziona». I clienti, senza contanti, cacciati dal ristorante con la bruschetta sul tavolo

Nella pellicola di Gabriele Salvatores, vincitrice dell'Oscar nel 1992, l'attore romano interpreta l'attendente Antonio Farina, che si innamora della prostituta Vassilissa.

Molto spesso capita che i clienti del ristorante in cui lavora lo riconoscano e lui non si sottrae mai alle foto: «È un piacere - spiega - a patto che le scattino anche con i titolari della taverna».

Antonio Cederna, da "Mediterraneo" al lavoro di cameriere su un'isola greca

Ma come ci è finito lì? «Con la mia compagna aiutiamo una famiglia di amici del posto - racconta Cederna -. Hanno un orto e un piccolo ristorante. All’inizio venivamo da ospiti, poi siamo diventati di famiglia. E, si sa, chi è di famiglia lavora». L'attore definisce «viscerale» il suo legame con queste terre: «Ci hanno accolti a poco a poco, fino ad adottarci - spiega -. Ho fatto anche da testimone di nozze a loro figlio, lo aspetto a Roma a dicembre. Sono un uomo fortunato, ho due famiglie nel mondo». 

Giuseppe Cederna trascorre così almeno un mese l'anno su questa isola: «Organizzo e sposto tutti i miei impegni cinematografici e teatrali per ricavare questa finestra. Per me venire qui è una necessità quasi fisica. Non riesco a farne a meno».

Ricordando quelle giornate sul set di "Mediterraneo" a Kastellorizo, l'attore conclude: «Finivamo di girare alle 18.30, poi ci spostavamo sul molo e ci sfidavamo fino al tramonto a calcio-tennis. Io sono un interista sfegatato, mentre Abatantuono, come è noto, ha il cuore rossonero. Venivano fuori battaglie all’ultimo sangue, era come se ogni volta anticipassimo il derby, come fanno i bambini».

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