Emanuela Fanelli può definirisi l’attrice dell’anno. È stata Marisa nel film C’è ancora domani di Paola Cortellesi, ma anche Daniela in Un altro Ferragostodi Paolo Virzì. Infine Luana Pericoli, un'attrice mitomane di Call my agent 2, che tormenta Corrado Guzzanti. E a La Repubblica l'ex maestra d’asilo, i suoi bambini la chiamavano Mela, racconta il suo momento d'oro: «Negli ultimi anni, lavorativamente, mi sono successe cose bellissime, a cui cerco di dare il giusto peso. Non puoi stare sempre a palla, quello che fai non può definirti come persona: devi sapere che la vita è tanto più grande del cinema e dei premi. Lo devi ricordare per la tua salute mentale».
Emanuela Fanelli, il momento d'oro dell'attrice
Emanuela ha fatto felici i suoi genitori: «Sono orgogliosi ma perché ho realizzato il mio sogno, come se avessi aperto una farmacia mia.
Qualcuna però l'ha paragonata a Catherine Deneuve. «I miei non vanno in giro a dire: “Mia figlia..:”, si emozionano a casa - racconta ancora la Fanelli a La Repubblica - Mio padre ha una chiavetta in cui conserva le cose che scrivono su di me. Poi tutti con i piedi per terra».
Ma nella vita è un po' ansiosa: «L’ansietta per me è positiva. Un po’ di ansia con Virzì mi è venuta, non è che dico: faccio il monologo e lascio tutti a bocca aperta. Nel film ci sono attori eccezionali. Mi hanno commosso i complimenti degli addetti ai lavori».
La vita privata
E com'è nella vita di tutti i giorni Emanuela Fanelli? A La Rep racconta che «nella vita sbatto contro le cose, una mia amica dice che mi muovo come se fossi dieci volte più grande. Il corpo lo considero poco, mi vedo dal di fuori, ho un super io enorme. Mi giudico. Non sono fanatica voglio essere in ordine, ma che non mi si guardi troppo».
Nella vita privata si dichiara single «Ci sono persone che si fidanzano sempre, io neanche da piccola pensavo: voglio sposarmi e fare i figli. Le amichette mie invece lo dicevano. L’amore è la cosa più bella del mondo, ma non è legato alla realizzazione di me, non è una tappa. È importante capire cosa ti piace. Se non stai da sola mai, non lo sai: come sono in casa da sola o viaggio sola?».
E a fare le cose da sola sta bene. Nessuna mancanza. «L’ironia è un regalo, una lente bella attraverso la quale guardare dispiaceri e frustrazioni. Una fortuna, un po’ come avere il metabolismo del ghepardo».