Intervistata da Luca Barbarossa e Andrea Perroni nel programma Radio 2 Social Club, Caterina Balivo sembra essere tornata sotto i riflettori con un bel po' di cose da dire: si è lasciata andare a una serie di confidenze personali, ma non solo. Ha parlato anche di istruzione e della propria carriera professionale, appena rilanciata dopo un periodo di stop: «Ero emozionatissima, non tornavo in diretta da tre anni, sono contenta», ha detto parlando del suo nuovo programma in onda nel pomeriggio di Rai 1 "La volta buona".
Contenta però, non felice. «Perché, aggiunge, la felicità è altro».
E sulla scuola, probabilmente perché figlia di due insegnanti, la Balivo ha le idee chiare: «Se fossi ministro dell'Istruzione aumenterei gli stipendi agli insegnanti, sono figlia di due insegnanti, non sapete il lavoro che c'è dietro, un insegnante davvero può salvare vostro figlio. Cercherei di lasciarli dove sono, molti insegnanti se si trasferiscono al nord non possono poi pagare la casa e quant'altro». Ma una lancia viene spezzata anche in favore dei genitori: «Le scuole devono finire alle 16.00, ormai i genitori lavorano tutti, serve in tutta Italia l'orario continuato».
Il terzo posto a Miss Italia e le frizioni con il padre
Interrogata dai due speaker, Caterina Balivo è stata poi sottoposta al "gioco della torre", che è una delle rubriche de "La volta buona" in cui è lei di solito a condurre il gioco: «Cosa triterei tra un premio televisivo importante e il mio terzo posto a Miss Italia? Trito il premio importante, perché il terzo posto a Miss Italia è stata la mia volta buona per dire a mio padre che volevo studiare a Roma e iniziare a lavorare. Lui - rivela - mi rispondeva che dovevo restare lì e fare l'università a Napoli. Ho risposto: allora vado a Miss Italia, vinco e me ne vado», racconta.
«Non ho vinto ma me ne sono andata. Tra lavoro e figli? Scelgo i figli. Dopo anni in cui ho fatto cose diverse professionalmente parlando e avevo più tempo per loro, lo confermo».
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