Crisi dell'olio, appello all'unità

1 Minuto di Lettura
Domenica 2 Novembre 2014, 05:46
Non un goccio di olio, quest'anno, uscirà dagli olivi sabini, la cui produzione è stata stroncata dall'attacco della mosca olearia e da una stagione caratterizzata da un clima inusuale. Per la maggior parte degli olivicoltori, la produzione segnerà lo zero e la drammaticità della situazione ha spinto i vari Comuni interessati dal problema, ad intervenire per chiedere lo stato di calamità: da Poggio Moiano a Cittaducale, alla XX Comunità montana Monti Sabini. Ora, è il turno del Comune di Fara Sabina, che intende farsi portavoce e interprete delle difficoltà che stanno vivendo gli olivicoltori, organizzando un tavolo di lavoro con istituzioni e associazioni. «Il nostro territorio - ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura di Fara Sabina, Marco Marinangeli - è da sempre vocato alla coltivazione dell'olivo per la produzione di olio extravergine. In particolare, proprio a Fara Sabina, si concentra la produzione di quello a denominazione d'origine protetta che, senza dubbio, è il vanto del settore agroalimentare della provincia di Rieti. L'incontro ha lo scopo di immaginare, insieme, un percorso che possa tutelare, in qualche modo, i produttori colpiti da quella che può essere considerata una calamità naturale. Ci sono famiglie che rischiano di restare senza reddito per un anno».
L'incontro, organizzato dall'assessore Marinangeli, è fissato per giovedì 6 novembre. Alla riunione parteciperanno Giuseppe Rinaldi, presidente della Provincia di Rieti, Vincenzo Regnini, presidente della Camera di commercio, Stefano Petrucci, presidente del Consorzio Sabina dop e i rappresentanti delle associazioni di categoria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA